Agricoltura, interventi a favore del Consorzio di Bonifica

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    Il Consiglio Provinciale di Trapani, su proposta del Presidente Peppe Poma, ha approvato all’unanimità, con procedura di urgenza, un ordine del giorno in cui si chiede al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale delle Risorse Agricole ed al Prefetto di Trapani, ognuno per le proprie competenze istituzionali, di volere celermente adottare tutte le più opportune e necessarie misure per evitare ulteriori, pesantissimi ed irreparabili danni alla imprenditoria agricola della provincia di Trapani, già di per se provata da una profonda crisi.

     

    Si è voluto così dare immediata e concreta risposta alle problematiche emerse durante l’incontro che la Conferenza dei Capigruppo ha avuto lo scorso 6 marzo con il Direttore Generale del Consorzio di Bonifica 1 Trapani Felice Crescente.

    Il Comprensorio irriguo del Consorzio comprende fondi agricoli nei territori dei comuni di Trapani, Marsala, Paceco, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Castelvetrano, suddivisi in tre vaste aree irrigue.

    Considerata l’importanza che il settore agricolo riveste nel contesto socio-economico ed occupazionale del territorio provinciale, dove il comparto vive ormai da diversi anni una situazione di crisi che investe, non solo le diverse produzioni, ma anche le fasi precedenti e successive al loro raccolto, l’ordine del giorno mette in evidenza che, mentre da un lato “è di vitale importanza l’operatività del Consorzio stesso, chiamato a far fronte alle esigenze di circa 20 mila ettari di terreno attrezzati per l’irrigazione senza ulteriori danni per una agricoltura che nella nostra provincia è letteralmente in ginocchio, dall’altro, pur essendo il terzo Comprensorio irriguo in Sicilia per estensione ed importanza, il Consorzio di Bonifica 1 Trapani può fare oggi affidamento soltanto su 15 lavoratori stagionali e che, per l’attuale negativa situazione economica, riceve annualmente dalla Regione Siciliana soltanto 60 mila dei circa 500 mila euro occorrenti per la manutenzione degli impianti ed il normale svolgimento delle attività istituzionali”.

     

    Inoltre, gli impianti irrigui sono stati interessati recentemente da furti di opere in ferro, di apparecchiature idrauliche, di cavi elettrici in rame e da azioni vandaliche su apparecchiature e quadri elettrici, che hanno provocato danni, per la cui remissione viene stimato un importo superiore a 100 mila euro e che costringono il Consorzio a non potere ottemperare alle numerose richieste di irrigazione di ortaggi nel periodo a breve termine e a quelle per il periodo irriguo che va da giugno a settembre.

     

    Ulteriori furti di rame e danneggiamenti vari potrebbero causare anche il pericolosissimo blocco delle paratie per cui non sarebbe più possibile gestire eventuali onde di piena che dovessero superare la capienza delle dighe, con tutte le gravissime conseguenze facilmente immaginabili.

     

    Il documento approvato, oltre che al Presidente della Regione, all’Assessore Regionale delle Risorse Agricole ed al Prefetto di Trapani, sarà trasmesso anche alla Protezione Civile Regionale, al Presidente della Provincia ed ai Parlamentari regionali del territorio provinciale, perché facciano opera di sensibilizzazione nei confronti del Governo siciliano.

     

    Nel corso del dibattito svoltosi prima dell’approvazione dell’ordine del giorno, alcuni dei Consiglieri intervenuti hanno posto l’accento sulla necessità di prevenire i furti e gli atti vandalici attraverso un adeguato sistema di vigilanza o di video-sorveglianza degli impianti irrigui.