Nuovi padiglioni sono in avanzata fase di costruzione ed è già iniziato il conto alla rovescia per avviare nuove attività artigianali. Si tratta di un mangimificio, lavorazione in ferro, componenti elettronici e impianti elettrici. Ora il rischio che, nella zona artigianale di contrada Sasi di Alcamo, si blocchi la realizzazione di nuovi padiglioni per la mancanza di aree. La Cna è tornata alla carica per il completamento di una serie di strutture che consentano agli imprenditori di potere lavorare con maggiore serenità, appellandosi al Comune per colmare ritardi. In primo luogo il completamento delle opere di urbanizzazione delle strade laterali “allo scopo di assegnare nuovi lotti alle imprese artigiane che li richiedono”.
Stesso argomento venne affrontato un anno fa al Comune, ma ancora è tutto fermo. “C’è tanta voglia di investimenti e quindi creare nuovi posti di lavoro- dice Giovanni Marchese, presidente provinciale della Cna, settore produzioni-. C’ è la disponibilità di fondi regionali ed europei che gli artigiani alcamesi, e non solo, non possono sfruttare poiché è impossibile redigere progetti se non c’è la disponibilità di aree”. “Il Comune ha sempre mostrato massima attenzione- ribatte il vice sindaco Alberto Donato- verso tutte le attività produttive e non stiamo con le mani in mano. Presto verranno assunti dal Comune due nuovi ingegneri ed uno sarà delegato ad occuparsi esclusivamente dell’area artigianale di contrada Sasi. Il primo intervento sarà quello delle opere di urbanizzazione che significa portare a termine il secondo stralcio”. L’area di contrada Sasi, istituita nel 2002, oggi da occupazione a oltre 200 lavoratori.