Ad Alcamo cimiteri chiusi almeno fino a sabato. Per le tombe circa 400.000 euro di danni

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Rimangono ancora evidenti sul territorio di Alcamo i segni delle poderose bordate di vento che, nella notte fra venerdì e sabato scorsi, hanno causato ingentissimi danni. Alcuni rami e alcuni alberi sono ancora adagiati a terra e altri sono inclinati. Forestale, vigili del fuoco e tecnici comunali della protezione civile stanno comunque completando la perlustrazione, palmo a palmo, del territorio. Il Comune sta già disponendo la richiesta di calamità naturale che fra qualche giorno sarà inviata alla Regione. Sarà poi il governo regionale ad aprire l’istruttoria e ad inviarla al consiglio dei ministri per l’eventuale risarcimento dei danni.

I disastri procurati dal vento, ovviamente, sono sia a carico dell’ente comunale che dei privati. Nel primo caso sono coperti da assicurazione, nel secondo dovranno pesare seriamente sulle tasche degli alcamesi. Come ad esempio nei cimiteri cittadini che dovrebbero rimanere ancora chiusi almeno fino a sabato. L’unico già riaperto è quello nuovo del Santissimo Crocifisso. Si calcola che nei tre camposanti l’ammontare dei danni si aggirerebbe intorno ai 400.000 euro. La distruzione di tombe e monumenti causata dalla caduta di alcuni grossi alberi secolari sarà risarcita dal Comune ma si tratta probabilmente di circa un terzo del totale dei danni. Il resto è stato invece causato dai tetti delle cappelle volati via, da lapide monumenti abbattuti e caduti fragorosamente su altre tombe.

Le foto e i video pubblicati sui social danno l’impressione di un bombardamento. Sono almeno duecento, nei tre cimiteri, le tombe divelte o distrutte o parzialmente danneggiate. Proprio da questa mattina sono al lavoro gli operai della ditta incaricata dal Comune per rialzare da terra e portare via i grossi e secolari alberi abbattuti. Poi bisognerà stilare le relazioni su tutti gli altri alberi presenti fra viali e sepolture. Soltanto due, nei pressi dell’ingresso del cimitero Spirito santo vecchio, sarebbero quelli potenzialmente pericolosi. I cancelli quindi rimarranno ancora chiusi e si potrà accedere per le sepolture, soltanto in condizioni meteo e vento nella media. Raffiche di tale portata, nel territorio di Alcamo, probabilmente, non si erano mai verificate.