Dopo più di due mesi torna finalmente alla normalità il consumo dell’acqua della rete idrica comunale di Marsala. Il sindaco Massimo Grillo ha infatti revocato l’ordinanza con cui, lo scorso 15 di Febbraio, aveva disposto il divieto di utilizzare l’acqua comunale ai fini alimentari. Il monitoraggio dei pozzi e i valori di nitrati hanno consentito il ritorno alla normalità. “Abbiamo ottenuto il risultato – ha detto il primo cittadino marsalese – grazie alla miscelazione dell’acqua ed effettuando periodiche analisi. I dati di quindici giorni fa avevano finalmente mostrato la riduzione dei valori, – ha spiegato Grillo – ma tutto ciò ha dovuto essere confermato dall’Asp. Ci è dispiaciuto dover disporre il divieto di consumo dell’acqua comunale, ma era necessario per tutelare la salute dei cittadini. Credo sia estremamente importante che i cittadini siano informati sulla qualità dell’acqua comunale.
Noi l’abbiamo sempre fatto e abbiamo anche adottato provvedimenti prudenziali a tutela della salute di tutti”. I pozzi sottoposti a campionamento sono stati quelli di Sinubio, Scacciaiazzo, Sant’Anna e Semeraro; stessa cosa per le acque in uscita da diverse fontanelle presenti nel territorio marsalese. Un lavoro che ha impegnato tecnici e operai del Servizio idrico comunale che hanno messo in atto diverse soluzioni per limitare i disagi. La comunicazione talvolta non ha comunque funzionato al cento per cento e in questi due mesi si sono creati anche allarmismi. Ieri nel tardo pomeriggio, con il giudizio di idoneità arrivato dall’Asp, è stato certificato che la presenza di nitrati nell’acqua è finalmente rientrata nei parametri di legge. Dall’annuncio che tutto era stato risolto sono trascorse più di due settimane. Un po’ tanto per effettuare i prelievi ed effettuare le analisi di laboratorio. I marsalesi hanno dovuto infatti trascorrere anche le festività pasquali senza poter utilizzare l’acqua con relativi disagi soprattutto per le attività come bar, pasticcerie, panifici e ristoranti.