Acqua inquinata in città, in arrivo altre analisi. Il Comune non informa

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Niente servizio sostitutivo con autobotti per alleviare i disagi alle centinaia di famiglie alcamesi che vivono nel quadrilatero in cui è stato vitato l’uso dell’acqua potabile anche per potere fare la doccia o cucinare. Il problema è che il parco mezzi deòl Comune è ridotto al lumicino e le autobotti, forse l’unica in dotazione, è in officina per alcune riparazioni. Si potrebbe allora ipotizzare il ricorso agli autotrasportatori privati alleggerendo le famiglie dal pagamento del costo del trasporto. Insomma pagherebbero soltanto la quantità d’acqua. Anche questa soluzione non pare trovare riscontro nelle volontà dell’assessore Vito Lombardo.

Le famiglie che da venerdì sono senz’acqua dai loro rubinetti non ricevono alcuna informazione ufficiale. Il servizio comunicazione dell’ente locale non ha finora abbozzato neanche un rigo mentre sul sito istituzionale si legge solo che le analisi dell’acqua hanno costretto il sindaco a diramare il divieto. L’ordinanza era stata sottoscritta nel pomeriggio di venerdì, dal sindaco Domenico Surdi e poi pubblicata più tardi sul sito istituzionale del Comune di Alcamo e sui canali social.

L’acqua della rete idrica che serve buona parte dell’affollato quadrilatero della città, fra corso 6 Aprile e via Verga, è inquinata. Il primo cittadino ha quindi disposto il divieto di impiego sia per consumo umano che per usi igienico-sanitari. L’ordinanza parla di risultati di alcune analisi batteriologiche ma non entra nel merito. In verità si tratta di commistione fra rete idrica, quella che trasporta l’acqua potabile, e rete fognaria.

E’ chiaro che però bisognava avvisare tutte le famiglie, porta a porta, allestendo squadre di vigili urbani e anche di volontari della protezione civile. Il cittadino non è tenuto a leggere costantemente il sito istituzionale del Comune di Alcamo e le sue pagine social.

Gli alcamesi che si recano all’ufficio acquedotto in preda alla disperazione non ottengono risposte esaustive e la protesta comincia a montare. Tecnici e operai del comune fra le vie XXV Maggio, Filippi, Francesco Ferruccio, Impastato, Ruggero e Arancio stanno provando a trovare il guasto. Un compito non certamente facile. Che aumenterà i disagi per i residenti.

L’acqua che scorre dai rubinetti, è stato specificato, può essere utilizzata soltanto per lavare pavimenti o per la pulizia del wc. Per il resto si potrà cucinare con l’acqua minerale o andando a riempire i bidoni al bottino. Fino a quando? Nessuno lo sa o fornisce comunicazioni in merito.