Acqua ad Alcamo sempre col contagocce

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    Tutti a dire che vogliono risolvere la questione acqua ma siamo sempre alle solite, cambiano nomi e persone, periodi e parole ma la situaiozne rimane la stessa: l’acqua ad Alcamo manca come in gran parte della Sicilia.

     

    L’acqua della Finocchio non serve, forse lo si sarebbe potuto sapere subito e senza bisogno di fare grancassa mediatica, le tubature sono sempre devastate, i turni alti, dai 5 ai 7 giorni e l’acqua la si compra con le autobotti che come si sa vendono l’acqua a 60-70 euri a viaggio e l’acqua in questi casi, non potabile, si trova.

     

    Condomini e case singole hanno il problema da sempre. Ora ci sono anche molte zone nuove e il fabbisogno passa a circa 300 litri al secondo mentre ne arrivano tra i 45 e i 70 al secondo. Le solite frane alla Dammusi non creano che una domanda: perchè non sistemare il territorio una volta per tutte?

     

    L’acqua del dissalatore poi non arriva e lo stesso dissalatore ha qualche problema, ora l’Eas ha problemi e sarà difficile ripianare la questione delle tubature da rifare. Non parliamo dell’acqua della Madonna del Ponte che non è mai arrivata. diciamo la verità. Il problema dell’acqua si risolverà in Sicilia quando sarà abolita l’autonomia siciliana e quando sarà lo Stato, insieme ai privati, a gestire l’acqua perchè finchè sarà la politica siciliana dei siciliani non si arriverà mai a niente.

     

    Ora Bonventre, Sindaco di Alcamo, parla di un nuovo interessamento e di una risoluzione almeno minima dal prossimo autunno, aiutato anche dal fatto che molti vanno ad Alcamo Marina e il fabbisogno scende ma ci sono molti che rimangono ad Alcamo, anziani e cittadini oltre ai numerosissimi stranieri, oltre diecimila, che restano in città.