Una squadra, composta da tre operai e dall’ausilio di un escavatore, che non riesce a contrastare le perdite d’acqua, vecchie e nuove, disseminate su tutto il territorio di Alcamo, dal centro storico alle periferie. La rete idrica, vecchia e somigliante molto a un colabrodo, paga forse ancora il periodo di interruzione delle riparazioni a causa del prosciugamento dei fondi disponibili nell’accordo quadro che è in scadenza. Ogni giorno spuntano nuove rotture come quelle nei pressi del centro congressi Marconi e in via Vittorio Veneto. Ci sono poi quelle storiche che, da anni, hanno fatto disperdere chissà quanta acqua, come quella in zona Gammara, nei pressi del cavalcavia sulla 113, che mai è stata veramente riparata. Questa mattina ci sono state segalate ben tre perdite d’acqua in via Nizza, l’una distante poche decine di metri dall’altra. Sperpero di acqua anche nel quartiere che sorge fra via Ugo Foscolo e corso san Francesco di Paola. Piccole e grandi perdite segnalate dai cittadini agli uffici comunali. In una, fra via Metastasio e via Platania, l’acqua gorgoglia copiosamente da due mesi ogni qualvolta la zona vinee servita dal turno di erogazione. Una decina le segnalazioni, tramite tutti i canali, agli uffici competenti. La ditta incaricata delle riparazioni alle condotte ha ripreso da qualche tempo ad operare a pieno regime dopo che il budget era pressoché finito ed il Comune di Alcamo aveva dovuto operare due direttrici: il quinto d’obbligo per un ammontare di 124.000 euro e una variazione di bilancio da 76.000 euro. Saranno invece quattro i milioni che il comune di Alcamo porterà in gara, il prossimo anno, per il nuovo accordo quadro triennale per le riparazioni alla rete idrica interna ed esterna.