Ingresso selvaggio sino a tutto lo scorso mese di agosto e lido balneare “abusivo”. Il coordinamento “Mare Libero di Scopello”, formato da associazioni ambientalisti e non, torna sulla querelle riguardo all’accesso privatizzato all’ex Tonnara e lo fa utilizzando toni forti nei confronti dei gestori di questo tratto di costa incontaminato. In una lunga lettera si torna a puntare il dito sulla vicenda annosa che riguarda la mancata attuazione dell’acceso libero, finito con l’ennesimo ricorso al Tar e la recente vittoria dei gestori privati a cui viene confermato la legittimità della privatizzazione. Il coordinamento “Mare libero di Scopello” non ci sta: “Invece di parlare del diritto di accesso al mare in presenza di una fascia demaniale, negata dalla proprietà ma attestata dalla cartografia ufficiale almeno dal 2007, – si legge nella nota – si sposta l’attenzione sulla struttura e sulla sua gestione creando un polverone che mistifica la realtà dei fatti e ne rende difficile la comprensione. Le vittime di questo depistaggio sono i cittadini e il loro diritto di libero accesso al mare garantito dalla legge e da una secolare consuetudine”. Dito puntato anche contro Legambiente, che ha preso le difese dei gestori dell’ex Tonnara sostenendo che il sito deve essere tutelato: “I fatti sono molto diversi da quelli presentati dalla proprietà e da Legambiente – precisa il coordinamento – che fino a qualche anno fa si trovava su posizioni opposte a quelle attuali”. Secondo quanto sostengono le associazioni ambientaliste e non all’ex Tonnara è stato allestito un vero e proprio “lido balneare” che è gestito da una società legata per vincoli parentali alla proprietà e sarebbe per di più abusivo, come risulta dell’ordinanza del giudice di Trapani del 30 luglio scorso. Oggi per entrare all’ex Tonnara bisogna pagare a testa un biglietto d’ingresso di 3,50 euro, cosa che recentemente ha tentato di eliminare il Comune di Castellammare del Golfo che aveva determinato l’accesso pubblico, seppur regolamentato a 200 ingressi al massimo, prima però di soccombere davanti al Tar. “L’accesso al mare dietro pagamento di un biglietto – rivela “Mare Libero Scopello” – è stato fino all’agosto di quest’anno indiscriminato, come testimoniano le 70 mila presenze dichiarate dagli ex amministratori. Il numero contingentato è stato applicato solo dopo la gestione del Comune che per primo lo aveva introdotto, come da noi auspicato”. Infine l’affondo sulla proprietà dell’Ex Tonnara, rimossi per illeciti amministrativi e contabili e sui quali pende un’inchiesta da parte della Procura di Trapani, accusati di voler portare avanti la strada della privatizzazione non per motivi di tutela del sito: “Si tratta semplicemente di un business – si legge nella missiva – legato alla bellezza del sito e all’unicità del complesso monumentale messo a disposizione di turisti danarosi, fotografi e registi alla ricerca di un set d’eccezione. Basta dare un’occhiata alla pagina web della Tonnara per rendersene conto. Altro che recupero della memoria e rispetto della storia di cui tanto si parla! Di fatto il complesso monumentale è chiuso al pubblico, non vi sono documenti sulla tradizione della Tonnara, a parte le ancore usate come elemento decorativo nessun cartello esplicativo, nessun percorso didattico-museale, solo sdraio e tendoni per rendere più confortevole la permanenza dei bagnanti”.