Accesso abusivo a SDI, rivelazione segreti d’ufficio. Papania e Sabato rinviati a giudizio

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Grazie alla collaborazione di un carabiniere l’ex senatore alcamese del PD, Nino Papania, avrebbe provato a salvarsi dalle inchieste sul voto di scambio in occasione delle elezioni amministrative alcamesi del 2012. Accuse che portarono poi a ben due processi. L’uomo dell’Arma, Roberto Sabato, poi trasferito da Alcamo in altre province, con Papania come mandante e istigatore, avrebbe anche fatto dossieraggio sulla vita privata del magistrato titolare dell’indagine, Rossana Penna, in particolar modo sul marito, l’avvocato Roberto De Mari. Documenti riservati, tra cui esposti e annotazioni di polizia giudiziaria, vennero trovati nel corso di una perquisizione nel maggio 2015. Questa l’accusa con la quale il Gup di Caltanssetta ha adesso rinviato a giudizio Nino Papania e Roberto Sabato per accesso abusivo a un sistema informatico, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio.

Il processo inizierà il 15 dicembre e si svolgerà con il rito del dibattimento. Il fascicolo dei pm nisseni nasce da un’inchiesta più ampia che riguarda le indagini condotte sulle amministrative di Alcamo del 2012, vinte al ballottaggio dal candidato sostenuto anche dall’ex senatore Papania, con appena 39 voti di scarto. Dalle conversazioni registrate sulle utenze dei suoi collaboratori, saltarono fuori promesse di soldi, pacchi della spesa e posti di lavoro, in cambio del sostegno elettorale. Per questi fatti si sono svolti due processi al Tribunale di Trapani con altrettante condanne per l’ex senatore del Pd, nel 2016 a otto mesi e nel 2019 a un anno. La prima sentenza venne poi annullata dalla Corte d’Appello di Palermo, per la seconda è ancora in corso il processo d’Appello.

Mentre i processi erano in corso, nel maggio 2015, la Guardia di Finanza, durante una perquisizione nella sede della cooperativa Futura 2000 che, secondo l’accusa era controllata proprio da Papania, trovarono documenti riservati in un armadio, riguardanti soprattutto, secondo l’accusa, “procedimenti penali ed indagini di specifico interesse del Papania”. L’ex parlamentare si è sempre dichiarato innocente, sostenendo che si trattava di verbali acquisiti regolarmente dalla cancelleria del Tribunale ed esposti che ogni tanto gli arrivavano. La tesi non ha però convinto il gup di Caltanissetta che disposto il rinvio a giudizio per Nino Papania e Roberto Sabato.