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Un enorme costone roccioso che frana ed una vasta area periferica a rischio. Paura in contrada Costa, zona che si affaccia sulla strada statale 119 che collega Alcamo con Calatafimi, dove da ieri si è staccato una enorme zolla di terra che minaccia una industria di lavorazione dei metalli. L’area è stata evacuata proprio perché considerata pericolosa. Questa mattina i vigili del fuoco hanno provveduto a transennare tutta la vasta zona, in collaborazione con i vigili urbani e la protezione civile. Ora si teme per le abitazioni che sono poste a monte della frana: la mancanza infatti di parte del costone potrebbe provocare un ulteriore cedimento del terreno. Già da ieri sera a questa mattina erano evidenti gli ulteriori cedimenti del terreno: i tre grandi serbatoi idrici al servizio del capannone ancora sino a ieri non avevano mostrato segni di cedimento. Questa mattina invece il terreno è franato, a testimonianza che i movimenti della terra proseguono e anche a ritmo sostenuto. Proprio per questo motivo già in mattinata sono cominciati i lavori di messa in sicurezza che sono a carico dell’azienda proprietaria del terreno. La pima operazione è stata quella di creare un argine per frenare l’infiltrazione di acqua. Dall’ufficio della protezione civile del Comune assicurano che non c’è pericolo imminente per le abitazioni della zona. Ma la situazione è in continua evoluzione e quindi nell’arco di poco tempo le condizioni potrebbero anche mutare. L’incessante pioggia di queste ore non aiuta sicuramente: soltanto in serata, secondo le previsioni dell’aeronautica militare, su Alcamo è prevista una tregua delle precipitazioni. Per domani però, per l’arco di tutta la mattinata, si prevedono di nuovo piogge. Ad essere franate diverse centinaia di metri cubi di terreno. Impressionante il colpo d’occhio: sembra proprio che si sia staccata una parte della montagna. Visibili ad occhio nudo poi i continui piccoli smottamenti. Questa mattina il Comune ha effettuato attraverso un geologo un’ispezione nell’area circostante alla frana per verificare quali sono i pericoli più incombenti e intervenire per priorità.