Randagismo, a Partinico il Sindaco accusa gli altri paesi

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Sembra sia tornato il problema del randagismo nei Comuni del Golfo di Castellammare. Negli ultimi giorni ad Alcamo nella centralissima Piazza Ciullo ma anche nelle vie centrali del paese e in quelle periferiche come nei quartieri popolari e no, sono stati segnalati cani randagi che liberamente scorazzano.

Ad Alcamo la questione randagismo negli anni scorsi creò non poche polemiche con decisioni da parte della magistratura che obbligò il Comune, a suo tempo sindaco Giacomo Scala, a trasferire i cani randagi in un canile in calabria che costa alle casse del Comune non pochi soldi. Oggi il Comune di Alcamo è dotato anche di una anagrafe canina.

Nei giorni scorsi polemiche anche a Partinico dove il Sindaco Salvo Lo Biundo ha dichiarato in una conferenza stampa che il problema del randagismo a Partinico sarebbe causato dai cittadini dei paesi vicini che porterebbero i cani randagi nella cittadina di cui è Sindaco.

Una tesi che ha sorpreso tanti anche in considerazione del fatto che il canile è attualmente chiuso perchè attende il collaudo dalla ditta che ha vinto l’appalto che richiede l’ultima tranche dei finanziamenti.

Il problema dunque si ripete tra cani randagi, cani abbandonati e nuove leggi sulla protezione e rispetto degli animali e tentativi e rischi di aggressione a cittadini, come recentemente è stato segnalato a Partinico.

Il problema nasce anche dal fatto che spesso i cani randagi, oltre a muoversi in città e nelle periferie, si muovono in branchi difficilmente controllabili nelle loro reazioni o azioni verso i cittadini.

Dall’altra parte è sempre maggiore la sensibilizzazione da parte degli animalisti sul rispetto e sulla protezione degli animali.

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