Trapani-Mobilità sostenibile, bici per casa-scuola-lavoro

0
744

 

Si celebrano nell’anno appena entrato i duecento anni della invenzione della bicicletta fatta da un bizzarro figlio di un giudice della città di Mannheim in Germania. Aveva due ruote, otto raggi, un sellino e l’ambizione di creare un’alternativa al calesse. La prima passeggiata avvenne il 12 giugno di 200 anni fa. L’inventore aveva un nome chilometrico per le sue ascendenze nobiliari che potremmo ridurre in Karl Drais. Da zero pedali alla pedalata assistita con bici tecnologicamente sempre più avanzate. Oggi sono centinaia gli appassionati in sella sia sulle strade che sugli sterrati. Ma mancano, specialmente dalle nostre parti, le piste ciclabili. Succede come ad Alcamo, che ogni tanto si vedono in giro le bici del Comune, una sorta di fantasmi che appaiono e scompaiono. Intanto anche i Comuni del Trapanese iniziano a puntare sulla mobilità sostenibile per frenare l’uso smodato delle auto ed evitare inquinamento da gas di scarico. A tal proposito nei giorni scorso il consiglio comunale di Trapani ha approvato lo schema di convenzione in materia ambientale per promuovere misure di «Green Economy» e per il contenimento dell’uso eccessivo delle risorse naturali. L’assemblea di Palazzo Cavarretta, di fatto, ha autorizzato la sottoscrizione di una convenzione con il Gal Elimos per un finanziamento di seicentomila euro per la realizzazione del progetto «casa – scuola» e «casa – lavoro» e che permetterà l’utilizzo di biciclette a pedalata assistita da tre punti della città per raggiungere alcuni istituti scolastici presenti nel territorio. La mobilità sostenibile è ormai un’importante esigenza per la tutela della salute poiché i gas di scarico delle auto provocavo gravi danni alla salute e un recente studio scientifico, pubblicato nei giorni scorsi, lancia un altro allarme: i gas delle auto causano anche danni cerebrali.