Partinico: rifiuti, si costituisce l’Aro

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PARTINICO. Il Comune di Partinico ha costituito ufficialmente l’Aro, la nuova società contemplata dalla legge regionale che gestirà la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. L’amministrazione comunale, dopo avere provato ad accorparsi alla società che gestisce il servizio nella vicina Alcamo perché considerata virtuosa e avere ricevuto in risposta “picche”, ha deciso di costituirsi una società che la vede da sola in questo ennesimo percorso di cambiamento in tema di gestione dei rifiuti. L’assessore Diego Campione si è recato a Palermo, all’assessorato all’Energia, per depositare la firma per la costituzione ufficiale dell’Aro. Questo ambito farà parte dei 10 che compongono l’Srr di Palermo Ovest, macro area individuata dalla Regione per la gestione della raccolta dei rifiuti. Tutta da verificare quale sarà l’efficienza di questo nuovo organismo considerata la disastrosa situazione in cui si trova Partinico da anni, dove il servizio di raccolta dei rifiuti ha funzionato a singhiozzo (una ventina gli stop di diversi giorni soltanto negli ultimi tre anni, ndr) e addirittura si è del tutto abbandonato il sistema di raccolta differenziata porta a porta. Oggi in città la quota di differenziato è scesa sotto la soglia del 3 per cento quando invece, all’epoca del porta a porta nel solo centro storico, si era arrivati a raggiungere il 9 per cento. Con gli Aro il servizio cambia nella sua impostazione: il Comune si occuperà direttamente di gestire e dare in affidamento ad aziende private, tramite gara d’appalto, lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti; di competenza saranno, inoltre, la determinazione del piano industriale e le decisioni riguardo le forme di attuazione della raccolta differenziata nel territorio di riferimento. In questo modo, incidentalmente, verrà a cadere anche la necessità di ricorrere ai cosiddetti “noli a caldo” per la raccolta dei rifiuti: saranno le società private a doversi occupare della raccolta stessa, attenendosi al bando della gara d’appalto. Aspetto di non poco conto questo: l’Ato Palermo 1, cui Partinico fa parte sino al completamento della messa in liquidazione, tra le sue voci di bilancio più pesanti ha annoverato proprio acquisti e noleggi di mezzi via via crescenti sino a giungere a quasi 2 milioni di euro e costi per le manutenzioni e le riparazioni degli stessi mezzi a noleggio per una spesa annua pari a quasi mezzo milione di euro. Spesa che ovviamente ha contribuito a far crescere complessivamente i costi di raccolta lievitati da 650 mila euro nel 2004 a quasi 6 milioni di euro attuali. Situazione che è stata denunciata in un dettagliato dossier di Rifondazione Comunista e anche dall’ex assessore all’Ambiente del Comune di Partinico, Bartolo Parrino, che probabilmente per questa ed altre vicende politiche è stato defenestrato nell’agosto del 2012. In realtà ad oggi non si ha ancora contezza effettiva dei risparmi e dei costi che ci saranno a carico del Comune: verità che si “scoprirà solo vivendo”.

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