Partinico: Imu, tutti tartassati

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PARTINICO. Stangata sui terreni agricoli, via anche le agevolazioni per i comodati d’uso. Le nuove aliquote dell’Imu, l’imposta comunale sugli immobili, non garantiscono quell’auspicata riduzione della pressione fiscale inasprita già lo scorso anno dal Comune. Poche e quasi impercettibili le manovre di “aggiustamento”. In questa direzione ha deliberato a maggioranza il consiglio comunale: ha retto quindi la linea del sindaco Salvo Lo Biundo che aveva già “catechizzato” i consiglieri di maggioranza nel corso di un vertice al palazzo di città sostenendo che le finanze dell’ente non avrebbero permesso di ridurre la pressione fiscale. I consiglieri di maggioranza, seppur con qualche mugugno, hanno deliberato la quasi totale riconferma delle aliquote: unica “carezza” per le seconde abitazioni che scendono dal massimo consentito, 10,6 per mille, al 10. Una sensibilissima riduzione a cui fa da contraltare però l’aumento al massimo consentito per quegli immobili dati in comodato d’uso dai genitori ai figli (l’anno scorso al 7,6 per mille). Confermati ai picchi massimi le aliquote per negozi, imprese e terreni agricoli. Tutti bocciati gli emendamenti dell’opposizione che aveva proposto la riduzione per attività commerciali, laboratori artigianali, terreni agricoli, opifici, industrie non insalubri, ed ancora abbattimenti per portatori di handicap e per i residenti all’estero che posseggono in città una casa non locata. “La possibilità di manovra c’era – sostiene il consigliere comunale di opposizione, Gianluca Ricupati – perché vi era da considerare il maggiore introito per i terreni agricoli che quest’anno affluirà nelle casse del Comune. Chiaramente questa è stata una volontà politica ben precisa da parte del sindaco e della sua maggioranza”. “Una soluzione impraticabile – ribatte l’assessore al Bilancio Giovanni Pantaleo – perché gli emendamenti hanno tenuto conto delle previsioni ministeriali che già lo scorso anno si sono rivelate inattendibili”. Non solo: già è stato annunciato nel corso del consiglio comunale di ieri sera che sarebbe pronto il regolamento inerente la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili che riguarda fra le altre cose la manutenzione stradale e l’illuminazione pubblica. Nei fatti va a sostituire l’ammanco di cassa nei Comuni per effetto del fatto che non introiteranno l’imposta sulla prima casa rispetto allo scorso anno, come previsto dalla Legge di Stabilità del governo nazionale. All’appello al Comune di Partinico mancano 1,2 milioni di euro. “Introdurremo l’aliquota del 2 per mille – aggiunge Pantaleo – scongiurando quindi l’innalzamento al massimo del 2,5 che era consentito. In questo modo abbiamo evitato un’ulteriore tassazione e sacrifici sulle spalle dei cittadini. Avremmo preferito abbassare ulteriormente questa aliquota ma non è stato possibile dal momento che c’è un ammanco di introiti pesante derivante da tagli ai trasferimenti di Stato e Regione”.

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