Partinico, emergenza ambientale: amianto ovunque

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PARTINICO. Una città assediata dalle discariche abusive. Non siti pericolosi qualunque ma vere e proprie bombe ecologiche. Partinico rappresenta sempre più un caso sul fronte ambientale. Ad oggi sono ben 38 le discariche abusive in amianto che sono state segnalate e mappate appositamente dai cittadini nella piattaforma “Google maps” nell’ambito di una iniziativa lanciata lo scorso mese di luglio dal Movimento 5 Stelle. Da quando è stato lanciato il progetto della mappatura on line per la segnalazione di siti in cui si rileva la pericolosissima presenza dell’amianto il numero delle segnalazioni è sempre più salito vertiginosamente. La situazione più difficile la si riscontra in particolare in due aree periferiche: nelle strade che costeggiano l’autostrada A-29 Palermo-Mazara del Vallo e lungo la strada statale 113. Qui sono concentrate oltre la metà delle discariche segnalate, per l’esattezza ben 20. Ma ci sono altre aree in cui esiste un problema di vera e propria emergenza ambientale: ad esempio sulla strada provinciale 2 che collega Partinico con San Giuseppe Jato, dove si trovano altre due discariche con amianto, e attorno al Lago Poma dove invece ne sono state segnalate tre attorno al perimetro che costeggia il bacino. Da tempo i pentastellati partinicesi, su input dell’attivista Gioacchino Di Miceli, hanno segnalato la situazione al Comune facendo presenti le problematiche che investono il territorio e soprattutto le gravi ripercussioni che possono verificarsi sul piano ambientale e per la salute dei cittadini. L’amianto ha devastanti potenzialità: infatti le sue polveri, se respirate, possono causare gravi patologie, l’asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura e il carcinoma polmonare. Una fibra di amianto è mille e 300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell’aria non sia pericolosa: un’esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarle. Già nel settembre scorso i grillini hanno segnalato questi problemi ambientali al Comune: “E’ obbligo di legge – scrivono gli attivisti Roberto Brusca, Francesco Di Gregorio, Gioacchino Di Miceli, Pietro Ficarrotta, Francesca Fontanetta, Emanuele Lo Biundo e Giuseppa Lunetto – costituire i centri di raccolta comunali i quali certamente ovvierebbero, combinati ad un rafforzato controllo territoriale, al devastante malcostume delle discariche abusive en dei possibili roghi che ne possono conseguire”. “Teniamo in considerazione le tante segnalazioni che ci arrivano e abbiamo già fatto le comunicazioni a chi di dovere – replica l’assessore all’Ambiente Diego Campione – consapevoli che ci sono dei tempi tecnici da dovere seguire. Oggi smaltire l’amianto non è facile perché è necessaria la caratterizzazione del rifiuto e l’intervento di ditte specializzate. Noi per l’ennesima volta ci appelliamo al buon senso dei cittadini affinchè rispettino l’ambiente che è anche dei loro figli”.

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