Partinico-Distilleria Bertolino e variazione del PRG, opposizione del M5S

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“Cambiare la destinazione urbanistica di contrada Bosco Falconeria da zona agricola a zona industriale per poter consentire così lo spostamento della distilleria Bertolino di Partinico è uno stratagemma che non sta né in cielo né in terra. Chiediamo fermamente al Consiglio Regionale Urbanistico di non esprimere parere favorevole alla modifica del PRG del comune di Partinico”. A dichiararlo sono i deputati M5S all’Ars Valentina Palmeri e Giampiero Trizzino che hanno depositato un’apposita relazione al presidente del Consiglio regionale urbanistica Giovanni Grutta ed all’assessore regionale al Territorio ed Ambiente Maurizio Croce. La questione Bertolino è intanto ancora sui tavoli della Commissione Europea dopo le segnalazioni dell’eurodeputato alcamese Ignazio Corrao. Questione su cui Massimo Fundarò, di Sinistra Italiana, avevo espresso, già qualche settimana fa, le proprie perplessità e la volontà di costituire un comitato per seguire passo passo la vicenda.

“Manifestiamo ferma opposizione – scrivono i deputati – anche a nome anche dei comitati cittadini di Partinico, Alcamo, Balestrate e degli altri territori dell’area limitrofa, all’approvazione della variante al PRG assunta con deliberazione n. 44 del 15/09/2016, dal consiglio comunale di Partinico, città dove è presente la distilleria Bertolino, che ha modificato la destinazione urbanistica di una vasta area in c/da Bosco Falconeria, da zona agricola a zona industriale, (zona D1 insediamento di industrie insalubri di prima classe), che si trova nei pressi della strada statale 113, al confine con i territori dei comuni di Balestrate e Alcamo e che grava anche sui Piani Territoriali di Coordinamento e sui Piani Paesaggistici delle Provincie di Trapani. Proprio per tali motivi, negli scorsi anni è iniziato un dialogo tra i proprietari della distilleria e l’amministrazione comunale per arrivare a una delocalizzazione della distilleria dall’area in cui si trova attualmente, viale dei Platani (zona prossima al centro città), a un’area più periferica e con vocazione industriale. Ma la proposta di variante che è stata approvata dal Consiglio Comunale di Partinico è incompatibile con l’attuale destinazione dell’area e con le vocazioni e le produzioni che si sono consolidate nel tempo, storicizzando nel territorio una serie di attività connesse all’utilizzo produttivo della terra, comprese le attività agrituristiche e agro-alimentari. La delocalizzazione della distilleria Bertolino nella zona di contrada Falconara avrebbe un altissimo impatto ambientale mettendo in ginocchio un’economia basata sull’agricoltura e l’accoglienza di qualità. Difatti in quest’area continuano a fiorire numerose nuove attività economiche che operano nel settore agroalimentare del biologico, accanto ad aziende agricole tradizionali. Sono presenti fattorie, agriturismi e di varie strutture ricettive, come sale da ricevimento. Tutte queste attività verrebbero annichilite e messe in ginocchio, fino alla chiusura come conseguenza delle attività del nuova impianto della azienda Bertolino. A queste riserve, se ne aggiunge un’altra: infatti il governo regionale ha più volte manifestato la volontà di realizzare in Sicilia impianti ove bruciare rifiuti e dal momento che nel protocollo sottoscritto tra il Comune di Partinico e la Distilleria Bertolino è prevista la trasformazione del prodotto in energia, esiste il fondato timore che il sito possa essere utilizzato anche come termovalorizzatore dei rifiuti tout court. Per tali ragioni – concludono i deputati – chiediamo di sapere se è stata inviata al vostro ufficio la deliberazione e gli allegati approvati del consiglio comunale di Partinico con cui è stata approvata la variante e se è stata già calendarizzata la discussione per prendere in esame la variante”.