Paceco, maxi-furto di rame: tre arresti

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Ancora un tentato furto di rame. Questa volta i carabinieri del nucleo radiomobile di Trapani, ne hanno recuperato più di mezza tonnellata, nella notte tra domenica e lunedì, e arrestato tre cittadini di origine romena – uno di ventinove e due di ventuno anni – per concorso in furto aggravato. I furti del redditizio metallo, rappresentano un fenomeno sempre più ricorrente, spesso con pesanti ripercussioni sull’erogazione di servizi essenziali, creando talvolta parecchi disagi nella popolazione. Dopo alcuni furti verificatisi in più occasioni presso la diga “Baiata”, è stata intensificata l’attività perlustrativa nel territorio di Paceco. Così durante la notte i militari hanno intercettato una auto sospetta con i tre a bordo. Fermato e sottoposto a controllo, il veicolo era carico di matasse di rame zincato. I tre giovani sono stati quindi accompagnati, per ulteriori accertamenti, presso gli uffici della compagnia carabinieri di trapani, dove inizialmente hanno tentato di sviare le indagini dichiarando di aver rinvenuto il materiale, abbandonato, nelle campagne di Paceco. Gli immediati accertamenti hanno invece permesso di appurare che i cavi erano stati asportati proprio dalla diga “Baiata”. I militari dell’Arma hanno inoltre scoperto un rifugio improvvisato, ricavato sotto un piccolo ponticello nei pressi della diga, dove erano state momentaneamente accatastate altre matasse di rame, precedentemente asportate e pronte per essere portate via. Quando la dinamica degli eventi è diventata chiara i tre sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di furto aggravato. In totale sono stati ritrovati più di 500 kg di rame, mentre l’autovettura utilizzata dagli arrestati, con all’interno numerosi arnesi da lavoro, verosimilmente adoperati per tagliare e sguainare i cavi di rame, è stata sequestrata. I tre romeni sono stati condotti in tribunale per l’udienza, durante la quale sono stati convalidati gli arresti.