Elezioni regionali – Sei alcamesi in gara per l’Assemblea regionale

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Si completa il quadro della candidature alcamesi per le elezioni all’Assemblea regionale. Salvo sorprese dovrebbero essere sei i concorrenti alcamesi che si sfideranno all’ultimo voto. Ma con quali possibilità di successo? La risposta uscirà dai risultati delle urne. Ma iniziamo dai deputati uscenti. Si ricandida con l’Udc Mimmo Turano, politico di lungo corso, che alla toga ha preferito i Palazzi del potere: Regione e Provincia. Ma non è escluso che Mimmo Turano, possa tentare di attraversare lo Stretto e cioè di candidarsi alle elezioni nazionali della prossima primavera. Si ripresenta Valentina Palmeri candidata con il Movimento 5 Stelle che sabato pomeriggio ha presentato candidature e programmi ad Alcamo alla presenza del candidato presidente Giancarlo Cancelleri. Venerdì scorso durante un’affollatissima assemblea nel comitato elettorale di corso dei Mille di Alcamo, dell’ex sindaco Giacomo Scala, si è svolto un incontro con il candidato alla presidenza per il Pd, Fabrizio Micari. Giacomo Scala è candidato nella lista di Sicilia Futura, che ha stretto un patto federativo con il Partito socialista italiano. Ma la novità dell’ultima ora è costituita dalla candidatura dell’avvocato Vincenzo Abate che si presenta nella lista “Diventerà Bellissima”, fondata dal candidato presidente per il centrodestra Nello Musumeci. In corsa con Forza Italia, la dirigente scolastica Mariella Grimaudo in quota Scelta civica. Sia nel listino che nella lista tradizionale si presenta l’ex deputato dei Verdi ed ex assessore comunale Massimo Fundarò, oggi tra i maggiori sponenti di Sinistra italiana. Fundarò scende in campo con la lista “Cento passi” dove il candidato presidente è l’onorevole Claudio Fava. Intanto si registra un battibecco al vetriolo tra Fundarò e Abc (Alcamo bene comune). Abc, che aveva vagliato la possibilità di partecipare attivamente alla campagna elettorale, prende le distanze dalla scelta di Fundarò. Secondo Abc: “Fundarò è stato parte attiva con ruoli di governo nelle amministrazioni di Scala e Bonventre, che Abc ha contrastato con forza”. Abc: “ha chiuso qualsiasi possibilità che Alcamo bene comune potesse dare un contributo a quella lista”. E cioè a “Cento passi”. Ribatte Massimo Fundarò: “Non accetto lezioni di morale da nessuno. Non sono disposto a farmi intimidire dal nuovismo imperante o dal grillismo ante litteram di cui Abc è un esempio”. “E’ singolare –ribatte Abc- che si accusi di nuovismo e grillismo chi alle ultime elezioni amministrative ha sfidato proprio il M5S. Abc smentisce inoltre di avere consegnato nomi ai referenti della lista “Cento passi”. “Sono sulla scena politica di questa città – ribatte Fundarò – da 20 anni. Nessuno riuscirà a farmi sentire in colpa per questo, anzi rivendico con orgoglio la mia onestà e rettitudine ed i risultati ottenuti con il mio impegno”.