C/mmare del Golfo: fogna a Scopello, al via studio dei fondali

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Entra nella sua fase clou la progettazione per la realizzazione della condotta fognaria a Scopello, il borgo marinaro caratteristico di Castellammare del Golfo. Proprio in questi giorni è stato ad una ditta esterna l’appalto per condurre i necessari studi batimetrici morfologici e di caratterizzazione del tratto di mare che sarà interessato dalla posa in opera della condotta che si andrà a collegare al nuovo depuratore di Castellammare, anch’esso in fase di realizzazione dopo avere incassato il finanziamento del Cipe. Due progetti complementari che prevedono un investimento complessivo da 23 milioni di euro. Nello specifico sarà realizzato, con apposite e sofisticate strumentazioni, le rilevazioni delle piccole variazioni del livello della superficie marina determinate dall’interazione gravitazionale tra l’acqua e le masse rocciose che compongono il fondo marino. Si tratta di un’opera pubblica di grandissima importanza e che avrà anche un enorme impatto sul piano paesaggistico-ambientale. La rete fognaria è complementare al tanto atteso depuratore che al paese manca ormai da più di quarant’anni. Infatti dopo i finanziamenti ottenuti tempo addietro per il nuovo depuratore e per le fogne di Scopello, oggi si è entrati nella fase davvero operativa. Ad oggi Castellammare del Golfo non possiede un depuratore: quello di contrada Cerri costruito negli anni ’70 non è mai entrato in funzione, di fatto in questi anni i liquami sono stati riversati in mare con una condotta sottomarina. A questo punto manca appena l’ultimo passaggio, cioè la redazione del progetto esecutivo che il Comune dovrà girare alla Regione. Un traguardo raggiunto dopo anni travagliati. Lo stanziamento ammonta a 18 milioni e 300 mila euro che serviranno per la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione da ubicare in caverna alla radice del molo foraneo, con relativi emissari e condotta sottomarina, gli altri cinque milioni per la realizzazione proprio della rete fognaria nel centro di Scopello e zone limitrofe, finanziati con delibera Cipe. L’ultimo passaggio per l’appunto è quello che si sta espletando in questi giorni, con la redazione del progetto cantierabile richiesto dal dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, dopo l’accordo di fine gennaio scorso, tra il Ministero dello sviluppo Economico, dell’Ambiente e delle Infrastrutture, con la Regione. Quest’opera consentirà al Comune castellammarese di risolvere il problema fognario in modo da porre fine all’emergenza ambientale, causa della procedura di infrazione comunitaria cui rientra Castellammare, per il suo depuratore mai entrato in funzione. Tante volte Castellammare è finita nell’occhio del ciclone per il mancato funzionamento del depuratore, situazione che quindi ha portato più volte gli ambientalisti a puntare il dito contro le istituzioni competenti per il mancato servizio a favore di una comunità che vive anche e soprattutto di turismo.

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