C/mmare del Golfo: antichi granai, progetti di recupero

0
817

Il recupero e la fruizione dei granai ritrovati a Castellammare del Golfo: è l’intenzione dell’amministrazione comunale che mira a “tutelare, recuperare e valorizzare” le fosse granarie ritrovate ad ottobre del 2013, nel centrale corso Garibaldi, durante i lavori di metanizzazione eseguiti dalla ditta GasNatural. L’idea è quella essenzialmente di dare vita ad un vero e proprio spazio museale di arte visiva. Sarà realizzata un’installazione audio e video mapping per ricostruire la tecnica costruttiva utilizzata per la realizzazione delle fosse granarie, lo sviluppo e l’uso che ebbero, legato al processo produttivo e commerciale del grano. Lo scopo è quello di creare un network di comunicazione, anche attraverso le video installazioni da proiettare nei granai e da mandare in rete con scambi di comunicazioni con tutte le realtà del  bacino del mediterraneo e del Magreb in cui sono state rinvenute fosse granarie analoghe. All’inizio di quest’anno sul territorio castellammarese sono state ritrovate altre due fosse granarie in pieno centro storico. I primi due granai sono venuti alla luce ad ottobre del 2012, in corso Garibaldi, durante i lavori di metanizzazione del paese. Dopo il ritrovamento, l’amministrazione comunale ha incaricato un geologo per verificare la presenza di eventuali altre cavità sotto l’asfalto. Grazie ad una indagine geoelettrica sono state ritrovate altre due fosse: sono ad una distanza progressiva di circa undici metri, in asse con le prime due ritrovate. Hanno un diametro alla base  di circa 10 metri e mezzo, una profondità di circa 9 metri con una apertura superiore di circa 1 metro e 60 centimetri. Una fossa è integra e di agevole accesso, mentre l’altra ha parte della volta rovinata ed è completamente piena di terra e detriti. Per il Comune si tratta di ritrovamenti di grande importanza storica e culturale. Il dirigente dell’ufficio Tecnico ha seguito in  dettaglio la messa in sicurezza delle prime due fosse ritrovate, che sono state recintate e al momento chiuse con un collare esterno, in modo da non permettere che vengano danneggiate. Il sindaco Nicola Coppopla ha già avuto modo di annunciare che proseguiranno i sondaggi del terreno ma l’intenzione è quella di prevedere, concordandola con la soprintendenza, una riqualificazione urbana della zona che consenta una futura fruizione degli splendidi granai. Le antiche fosse granarie furono utilizzate presumibilmente fino al 1800 ma la datazione sulla loro costruzione è incerta: dovrebbero risalire ad un epoca che va dal 1300 al 1500. Nessun dubbio però, secondo gli esperti che le hanno ispezionate, che si tratti di locali adibiti alla conservazione e deposito di grano. Un testo storico su Castellammare, risalente ai primi del novecento, indica la localizzazione dei granai ed anche il fatto che alcuni furono riempiti di terra alla fine del 1800. Il progetto di recupero e valorizzazione di questi siti sarà illustrato mani alle 17 nella sala conferenze del castello arabo-normanno. Interverranno il prefetto di Trapani Leopoldo Falco, il responsabile per la Sicilia di GasNatural Diego Quarta e il soprintendente per i Beni Culturali di Trapani Paola Misuraca.

Hearts of Romaine with Blue Cheese and Bacon Recipe
burberry online shop Keeping Up With Trends In Tween Fashion

gents approach faux pas
woolrich parkaA Closer Look at Coach Handbags