Castellammare del Golfo-Via libera alla Tari, chiesta la ‘testa’ del presidente

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Via libera alle nuove tariffe Tari con ritocchi all’ingiù per i contribuenti castellammaresi. Il consiglio comunale ieri sera ha votato la proposta di delibera della giunta rendendola quindi efficace anche se con strascichi politici pesanti. La minoranza ha infatti abbandonato i lavori in aperta polemica con il presidente del consiglio Mimmo Bucca a cui ancora una volta viene richiesto di dimettersi per la oramai famosa vicenda della Tonnara di Scopello. L’opposizione ha preannunciato che presenterà formale richiesta di revoca della presidenza e che non parteciperà più alle sedute sino a che non sarà messa a votazione la mozione di sfiducia. Intanto la maggioranza, seppur con i numeri spuntati potendo contare su 11 rappresentanti, è riuscita comunque a votare le nuove tariffe Tari che prevedono un taglio del 5 per cento per le famiglie e nessun aumento invece per negozi, bar, alberghi e attività produttive. Questo grazie anche alla rivisitazione delle quote da parte dell’Ato Trapani 1 che proprio per Castellammare ha previsto una diminuzione rispetto agli anni precedenti di ben 260 mila euro. Il Comune da questa manovra incasserà 3 milioni e 600 mila euro. Le famiglie pagheranno a seconda del numero dei componenti: chi abita solo in casa corrisponderà a una cifra media attorno ai 160 euro, e via via salendo sino a 5 e 6 o più componenti che pagheranno attorno ai 380 euro l’anno. In vigore inoltre alcune agevolazioni: c’è un abbattimento del 30 per cento della parte variabile del tributo per i possessori di una seconda casa che sino ad oggi hanno pagato le stesse aliquote della prima casa: per loro la tariffa è stata fissata in 258 euro. Inoltre chi risulta possessore di un immobile in paese ma è residente fuori dai confini comunali potrà beneficiare di una decurtazione dell’imposta del 15 per cento. Per le utenze non domestiche erano previsti degli aumenti scaglionati già a partire da quest’anno ma con questa manovra è stato possibile invece mantenere tutto invariato. Intanto l’opposizione inasprisce il suo braccio di ferro con il presidente Bucca presentando un durissimo documento: “Si ritiene irrimediabilmente leso il vincolo di fiducia – si legge – che deve esistere tra i componenti di un’assemblea e chi è chiamato a presiederla”. Il riferimento è alla vicenda per la famosa seduta a porte chiuse, deliberata da Bucca, del consiglio comunale in cui si è parlato proprio del progetto di esproprio per l’accesso libero all’Ex Tonnara. Il presidente è finito nell’occhio del ciclone anche in seguito ad una relazione del responsabile del III Settore del Comune, Simone Cusumano, il quale lo aveva accusato di avere provato a fare pressioni all’ufficio affinchè fossero dati dei “documenti sensibili”, senza fare alcuna richiesta di accesso agli atti, ai proprietari dell’ex Tonnara. A fare quadrato attorno a Bucca la maggioranza compatta che ha risposto con un altro comunicato: “Pretestuosamente – si legge – attaccando l’istituzione della presidenza del consiglio la minoranza ha anteposto le misere diatribe politiche agli interessi della città. L’atteggiamento di questi consiglieri è stato irresponsabile”.