Castellammare del Golfo-“Spiagge pulite”, boom di domande: in 129 presentano istanza

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E’ stato un boom di domande di disoccupati per entrare a far parte dell’operazione “Spiagge pulite” a Castellammare del Golfo. A fronte di 44 posti disponibili per la pulizia degli arenili in 129 hanno presentato istanza. Questo è sicuramente segno della sete di lavoro che si registra nella cittadina marinara dove anche qui la crisi si è fatta sentire, eccome. Di fatto a restare fuori realmente dai giochi, a meno di rinunce da parte di chi si è utilmente piazzato in graduatoria, sono in 49. Tutti gli altri infatti non sono stati ammessi perchè non avevano i requisiti richiesti dal bando o per vizi procedurali nella presentazione dell’istanza. A far parte della schiera di questi ultimi sono stati 38. Piccola curiosità: da quest’anno le graduatorie erano due, una per la pulizia della spiaggia con guanti e paletta e l’altro per conducenti di mezzi pulispiaggia, dati al Comune in comodato d’uso dalla prefettura in quanto mezzi sequestrati alla mafia. Per questi ultimi le assunzioni previste erano 4 ma solo in due hanno superato la selezione e sono stati ammessi. Dunque dal Comune bisognerà fare di necessità virtù e potranno essere di fatto utilizzati solo due dei quattro mezzi messi a disposizione per mancanza materiale di mano d’opera. Il progetto di pubblica utilità “Spiagge pulite” ha un risvolto sociale non indifferente perchè oltre a garantire la pulizia quotidiana di tutte le spiagge della città, dalla Playa a Guidaloca, Mazzo Di Sciacca, Petrolo, Campana e Cala marina, offre supporto economico a cittadini che sono in condizioni economiche di difficoltà. A predisporre la graduatoria l’ufficio Servizi socio-assistenziali. Diversi i requisiti di accesso previsti alla graduatoria del progetto di pulizia delle spiagge come il basso reddito, gli anni di disoccupazione, i figli a carico e vari altri parametri dettagliatamente riportati nel bando. I cittadini che sono stati selezionati lavoreranno 4 ore al giorno per complessive 160 ore ed un compenso di 800 euro. Per coloro che invece utilizzeranno i mezzi comunali, le ore lavorative saranno 320 ed il compenso totale sarà di 1.600 euro. Tra gli ammessi il più anziano risulta avere 65 anni, quindi proprio al limite dell’età consentita per prendere parte a questa operazioni, mentre il più giovane ha appena 19 anni. L’età dei richiedenti comunque è molto omogenea e abbraccia un pò tutte le fasce, a dimostrazione che le difficoltà economiche non hanno colpito qualche categoria in particolare.