Castellammare del Golfo-Rischio frane confermato anche dai geologi dopo i devastanti incendi

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Con un territorio ad alto rischio frane dopo le devastazioni degli incendi in questa prima parte di estate, a tendere la mano al Comune di Castellammare del Golfo in tema di prevenzione è l’Ordine regionale dei Geologi. L’organismo ha avuto un confronto con la quarta commissione consiliare ed ha dato la sua disponibilità a stipulare una convenzione con il Comune castellammarese, sul modello di quella attivata nei giorni scorsi dal municipio di Messina. Con questa convenzione si andrebbero ad espletare delle attività cosiddette di “presidio territoriale di 2° livello” consistenti, fondamentalmente, nel monitoraggio, censimento e catalogazione dei dissesti di natura geomorfologica e del rischio idraulico ai fini di protezione civile e di concorso alla gestione dell’emergenza nonchè altri compiti di protezione civile. “L’attivazione dei presidi di 2° livello – scrive nel verbale la quarta commissione consiliare – è ritenuta di fondamentale importanza in ragione dei vasti incendi che hanno colpito, come non mai, il territorio boschivo, arboreo e arbustivo, e le conseguenze che la mancata copertura vegetale potrà avere su quelle aree, già a rischio geomorfologico e idraulico, sia per le condizioni di pericolosità intrinseca dei versanti montuosi, sia per l’esposizione al rischio di parte del centro abitato nonchè di contrade dove sono presenti nuclei abitati”. Sono già quattro gli incendi di grosse proporzioni che hanno interessato in questa prima parte dell’estate il territorio di Castellammare: hanno bruciata migliaia di ettari di bosco, vegetazione e altro ancora tra Monte Inici, Fraginesi, la Madonna delle Scale e anche la Riserva dello Zingaro. “Auspichiamo che il sindaco possa portare positivamente a termine la stipula di tale convenzione con l’ordine dei geologi – continua la commissione consiliare – sulla scia dell’accordo di collaborazione già esistente tra il consiglio nazionale dei Geologi e il Dipartimento della Protezione Civile e al protocollo d’intesa tra lo stesso ordine e  il Dipartimento Regionale di Protezione Civile”. Il sindaco Nicola Coppola già nei giorni scorsi aveva evidenziato che esiste l’effettivo rischio di frane ricordando oltretutto le alluvioni degli anni ’70 che finirono anche per provocare danni e persino morti. Secondo il primo cittadino il rischio idrogeologico sarebbe oggi addirittura quintuplicato per via dei massicci montuosi ormai privi di alberi e vegetazione di qualsiasi tipo: ecco perchè sta valutando di avanzare alla Regione la richiesta di stato di calamità. “Il rischio c’è ed è altissimo – conferma il consigliere dell’Ordine regionale dei geologi, Giovanni Pantaleo – in un territorio che oltretutto di per sè ha già un alto rischio idrogeologico per la sua conformazione. Con il clima degli ultimi anni nelle nostre zone si verificano piogge intense e di breve durata e queste sono pericolosissime per zone così spoglie di vegetazione”. Il primo cittadino conferma che la convezione sarà stipulata: “Ringrazio la commissione e l’Ordine per questo incontro – evidenzia Coppola – e confermo che il Comune sottoscriverà questa convenzione. La prevenzione in un momento così difficile è importantissima”. L’accordo prevede che per ogni geologo che il Comune impiegherà sborserà un gettone di 200 euro al giorno.