Castellammare del Golfo-Raccolta per il “cappello” della patrona, lavori a pieno regime

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Lavori in corso in chiesa Madre a Castellammare del Golfo per restituire il cappello ligneo rubato nel 2007 al simulacro della patrona della città, la Madonna del Soccorso. Al lavoro c’è lo scultore pugliese Pietro Balsamo che a breve poserà accanto al simulacro due puttini che sono in fase di realizzazione. Sculture che serviranno a completare il cappello che sovrasta la statua della Madonna. Un’opera che è in fase di realizzazione grazie all’iniziativa del gruppo facebook “Sei di Castellammare del Golfo se…” di Nicolò Lentini che in prima linea si è speso per la raccolta fondi necessari per l’acquisto del materiale e il pagamento della parcella dell’artista. Una parte dei soldi sono stati raccolti con la vendita di li “Cappiddazzi”, un dolce inventato per l’occasione che è stato venduto all’interno dei mercatini dello scorso Natale: “Avremo bisogno di qualche contribuzione aggiuntiva per finanziare l’intera opera – afferma Lentini -. Se dovesse avanzare qualcosa vorremmo acquistare una vetrata a mosaico con l’immagine della Madonna che andrebbe nella facciata centrale della Madrice, un desiderio questo di don Fabiano, arciprete di Castellammare, che vorremmo accontentare. Il nostro gruppo nonostante sia una piattaforma virtuale vuole dare un contributo reale alla crescita artistica e culturale del nostro paese, riscoprendo usanze e tradizioni che stanno svanendo nella memoria storica collettiva. Piccole cose che con il tempo acquisteranno valore”. L’iniziativa ha trovato riscontro attraverso quindi l’intraprendenza del gruppo nato nel social network, e che oggi ha raggiunto circa 4 mila iscritti. Tutto nato dall’intuizione in particolare degli amministratori della pagina facebook Nicolò Lentini e Rosanna Ciufia. Il dolce, di cui si sa solo che è stato realizzato senza latte in quanto la ricetta è top secret, è stato appositamente inventato proprio per avviare questa raccolta fondi. Solo nella prima serata furono venduti per 180 “cappiddazzi” ed a mettere letteralmente le mani in pasta sono stati non solo Nicolò Lentini ma anche Rosanna Ciufia, Dina Palermo, Antonio Caleca, Vita La Rocca e Maria Longo mentre il bar “Flower Appetissant” ha concesso il proprio laboratorio per realizzare il dolce.