Castellammare del Golfo-Produzione biologica, dall’Ue pioggia di fondi per chi investe

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Opportunità unica per agricoltori, allevatori, operatori del turismo, ristoratori, organizzazioni dei consumatori, artigiani, associazioni culturali, ambientaliste e sportive, stazioni sperimentali, singoli cittadini, agenzie di sviluppo locale, enti di formazione e ricerca del territorio, enti parco, cooperative sociali, associazioni e organizzazioni di produttori agricoli, distributori e trasformatori, organizzazioni di commercio, tecnici, esperti, fornitori di servizi. A Castellammare del Golfo si cercano proprio queste professionalità per dare vita a modelli sostenibili, partendo in particolare dalla produzione biologica. Anche per la cittadina castellammarese ci sarà l’occasione di attrarre fondi europei per chi vorrà investire in questo versante. Ancora pochi giorni a disposizione per potere entrare a far parte di un circuito che sarà realizzato tramite il Comune castellammarese in partenariato con diversi altri della provincia, e tra questi Calatafimi, marsala, Trapani, Buseto Palizzolo, Castelvetrano e Gibellina. Per potere aderire ci sarà tempo sino al prossimo 30 novembre attraverso la compilazione di un apposito modulo che potrà essere reperito negli uffici comunali oppure all’albo pretorio del sito internet del Comune di Castellammare del Golfo. L’adesione permetterà di costituire l’associazione “Bio-Distretto Terre degli Elimi” che avrà lo scopo di promuovere il territorio e “avviare una gestione sostenibile delle risorse locali partendo dal modello biologico”. Un progetto a cui possono aderire quindi coloro i quali operano nella filiera della produzione biologica nell’ambito del territorio del Bio-Distretto, quindi anche a Castellammare. Le adesioni devono essere presentate all’ufficio Protocollo del Comune di Castellammare del Golfo, in corso Bernardo Mattarella. L’agricoltura sostenibile promossa attraverso questo biodistretto persegue tanti obiettivi tra cui: reddito equo per l’agricoltura, tutela della salute dell’operatore agricolo e del consumatore, conservazione e tutela della fertilità del suolo, conservazione delle risorse ambientali e rispetto della biodiversità. L’idea è proprio quella di puntare al miglioramento della sicurezza alimentare attraverso l’educazione alimentare nelle scuole, promuovendo le nuove tecnologie, adottando incentivi economici per le aziende che decidono di convertire la propria produzione in produzione biologica, creando occupazione e nello stesso tempo proteggendo le risorse naturali dei nostri territori e l’ambiente in generale e di conseguenza anche la cultura del territorio stesso.