Castellammare del Golfo-Indagine su sindaco e funzionari, l’opposizione si “spegne” e resta in silenzio

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E’ calato il silenzio a Castellammare del Golfo dopo la notizia shock sugli avvisi di garanzia piovuti sulla testa del sindaco Nicola Coppola e di 4 tra dirigenti e funzionari del municipio. L’opposizione non ha mosso dito, se non nell’immediatezza della notizia quando il primo cittadino ha relazionato su quanto accaduto e i consiglieri hanno deciso di alzarsi e abbandonare l’aula perché mancava la necessaria serenità, e di conseguenza la maggioranza ha tenuto un basso profilo. Un’opposizione che ha deciso appositamente di voler stare in silenzio in attesa degli sviluppi della vicenda, presa di posizione che chiaramente è grasso che cola per il primo cittadino che sta passando indenne questa prima fase che sulla carta avrebbe dovuto essere una vera e propria bufera. In realtà i consiglieri di opposizione sono totalmente sfilacciati e sembrano navigare a vista anche per effetto di una serie di eventi che in questi quattro anni di legislatura si sono accavallati. Il gruppo “Cambiamenti”, che conta due consiglieri, ha sempre operato in autonomia, muovendosi quindi a prescindere dalle posizioni dei colleghi che occupano gli stessi banchi. C’è poi l’imbarazzo del Nuovo Centrodestra che da appena qualche settimana ha deciso di uscire fuori dalla maggioranza ed eventuali strali contro gli ex “amici” avrebbero potuto essere un’arma a doppio taglio. Poi ci sono anche consiglieri come Giovanni Ciufia, che si è sempre orientato a sostegno della coalizione del sindaco, e Ivano Motisi, quest’ultimo inviso ai colleghi anche per la sua decisione lo scorso anno di non dimettersi più dalla carica a seguito di un duro scontro avuto con il sindaco facendo così saltare l’iniziativa di far decadere l’organo consiliare. In questa assoluta mancanza di coordinamento l’opposizione quindi dimostra di essere “friabile” anche più di un grissino. La diretta conseguenza è l’ondeggiare anche della coalizione a sostegno del sindaco: ufficialmente non ha programmato neanche un vertice di maggioranza dopo la baraonda delle notizie che sono filtrate dalla Procura. Nicola Coppola è indagato per abuso d’ufficio per avere nominato a capo di Settori, secondo l’accusa, dipendenti che non avevano il titolo. A sua volta dirigenti e funzionari sono finiti sotto accusa per avere dato presunte autorizzazioni seguendo procedure irregolari per la realizzazione del deposito di carburanti finito lo scorso anno al centro dell’indagine antimafia “Cemento del golfo”. “Crediamo nell’assoluta buona fede del sindaco e degli uffici nel procedere in questa direzione al di là di quelle che saranno le risultanze d’indagine – sostiene il capogruppo di ‘Siamo Castellammare”, Peppe Cruciata -. Da quel che ci è dato sapere l’iter autorizzativo contestato nel caso del deposito di carburanti è lo stesso utilizzato per tutte le altre pratiche simili. Il sindaco poi è stato quasi obbligato in quelle nomine dal momento che ci sono 6 Settori e soltanto 3 dipendenti con categoria D3. Credo che si sia mosso così anche per le difficoltà economiche di bilancio che impedivano la nomina di dirigenti esterni e per preservare quindi le finanze dell’ente. Aspettiamo fiduciosi l’esito delle indagini”.