Castellammare del Golfo: caso movida, Comune citato in giudizio

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La movida castellammarese non ci sta e sferra la sua controffensiva contro le istituzioni dopo la serie di controlli che sul territorio, negli ultimi mesi, hanno portato a diverse sanzioni anche di natura penale. Uno dei locali più rappresentativi della movida cittadina, il Vogue che si trova nel cuore della Marina di Castellammare del Golfo, ha deciso di instaurare un braccio di ferro giudiziario nei confronti del Comune e del commissariato di polizia. I titolari dell’attività hanno infatti presentato ricorso al Giudice di Pace di Alcamo contro l’ordinanza del sindaco Nicola Coppola e la sanzione amministrativa contestata dal commissariato cittadino elevata la notte del 6 aprile dello scorso anno. Secondo quanto sostenuto dalla polizia nel corso dei controlli, effettuati poco prima delle 2, “all’esterno del Vogue si svolgeva intrattenimento musicale con la presenza di un Dj oltre l’orario stabilito”, fissato dall’ordinanza del primo cittadino all’una. Secondo la stessa ordinanza superata l’una della notte la musica avrebbe dovuto essere diffusa a porte chiuse e ad un volume ridotto. Violazione però contestata dai titolari del noto locale che hanno quindi deciso di fare ricorso. Che il problema della movida castellammarese sia abbastanza spinoso lo dimostra anche il fatto che il sindaco abbia deciso di non costituirsi in giudizio, segno che esistono dei ragionamenti in atto che rendono la questione aperta anche all’interno della pubblica amministrazione. Per conto degli uffici il responsabile del procedimento Nicolò Safina e il responsabile di Settore Simone Magaddino ritenevano necessaria la costituzione in giudizio, nominando un avvocato di fiducia per l’udienza fissata per il prossimo 20 aprile. Per tutta risposta il primo cittadino ha invece inviato una nota agli uffici stessi sostenendo invece di non doversi costituire in giudizio, “anche al fine – si legge – di non indurre l’ente ad ulteriori aggravi di spese per la nomina di un legale di fiducia”. Motivo per cui la giunta ha deliberato di non opporsi al ricorso e che quindi ci si rimette alla sentenza del Giudice di Pace di Alcamo. Il problema della movida è al centro di accese discussioni: proprio in questi giorni si è costituito un comitato cittadino che chiede al sindaco ed all’amministrazione comunale una serie di interventi repressivi ed anche in termini di investimento per migliorare la situazione del centro storico castellammarese. E che la questione sia scabrosa ed ancora accesa e viva, con dibattiti anche interni alla stessa politica ed alle istituzioni, lo conferma la recente dichiarazione dello stesso Coppola: “L’amministrazione comunale – ha evidenziato – è aperta al confronto. Stiamo già da tempo lavorando alla definizione dell’ordinanza sulle emissioni sonore ed alla regolamentazione di parcheggi, viabilità e decoro urbano, nel tentativo di conciliare, quanto più possibile, le esigenze di tutti”. Per questo è stato previsto un prossimo incontro del comitato con il sindaco Nicola Coppola e gli assessori.