Castellammare del Golfo-Aggio sulla tassa di soggiorno, scontro Comune-albergatori

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E’ scontro a Castellammare del Golfo tra il Comune e diverse strutture alberghiere. Tutto ruota attorno alla recenti modifiche per la tassa di soggiorno varate dal consiglio comunale: la sostanziale novità approvata prevede l’aggiunta di una categoria: gli appartamenti privati che erogano servizi di  natura alberghiera o extra alberghiera. Tali abitazioni destinate ad uso turistico che effettuano la promozione con strumenti informatici, cioè pubblicizzano l’attività sul web, saranno assoggettati all’imposta di soggiorno che è a carico degli ospiti.  La categoria è stata assimilata a quella dei bed and breakfast per i quali è previsto il pagamento di un euro al giorno per ogni ospite. A fare sentire la sua voce è l’associazione “Albergatori Castellammare-Scopello” che lamenta il mancato riconoscimento del ruolo di agenti contabili per i gestori delle attività ricettive relativamente all’incasso dell’imposta. Una richiesta che era stata in realtà già avanzata due anni prima e che è stata reiterata anche successivamente ma che non ha avuto riscontro in consiglio comunale. L’aggio non sarebbe altro che il riconoscimento di una determinata percentuale di incassi della tassa di soggiorno da riconoscere alle stesse strutture alberghiere per il lavoro tecnico-burocratico fatto riguardo all’applicazione e contabilizzazione della stessa tassa riscossa per conto del Comune. Da parte della giunta in realtà c’era stata l’apertura a questa ipotesi tanto che era stata emanata una delibera in cui l’amministrazione, facendo riferimento ad una parere espresso dalla corte dei conti, aveva ipotizzato per l’appunto un aggio del 6 pe cento da poter riconoscere quale commissione a titolo di rimborso spese. In consiglio però di questo aggio non se n’è mai parlato e di fatto questo impegno è rimasto lettera morta. Cosa che ha spinto la presidente dell’associazione “Albergatori Castellammare-Scopello”, Cinzia Plaia, a inviare una lettera di contestazione all’amministrazione e a tutti i consiglieri: “Su dati certi – si legge nelle nota –  possiamo affermare che finora gli unici ad avere avuto impegno ad incassare l’Imposta di soggiorno sono stati per più del 90 pe cento i soci dell’associazione Albergatori. Impegno che abbiamo ritenuto doveroso visto l’accordo di comarketing per l’aereoporto di Birgi, in scadenza il prossimo anno. Ad oggi prendiamo atto della vostra negata volontà, rifiutando nettamente di far passare la nostra richiesta”. A parlare a nome del consiglio comunale il presidente Mimmo Bucca: “Una scelta politica – replica – perché riteniamo evidentemente inopportuno questo aggio. Ricordo che l’accordo di co-marketing con l’aeroporto è a tutto vantaggio degli stessi albergatori e che la tassa è a carico dei turisti”.