Calatafimi-Decadenza sindaco e giunta, AnciSicilia convoca consiglio d’urgenza

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“Obbedisco” e nulla di più. Il sindaco di Calatafimi Sciortino non ha voluto dichiarare altro, in merito alla notifica il decreto, derivato dalla legge regionale n.6 dello scorso 29 marzo, che comporta la decadenza di sindaco e giunta in caso di scioglimento del consiglio comunale per mancata approvazione del bilancio nei termini. Effetto di un parere del CGA, il Consiglio di Giustizia Amministrativa. Ieri pomeriggio in Comune c’è stato il passaggio di consegne tra l’ormai ex primo cittadino e il commissario straordinario Giovanni Impastato, nominato dalla Regione che si è insediato nella mattinata. Il decreto è arrivato alla vigilia di un importante appuntamento per la città: da due anni infatti, l’amministrazione comunale aveva ripreso le rappresentazioni estive di Segesta con grandi risultati, in termini di immagini e di presenze al Teatro antico. Era già stato approntato il cartellone e le date di questa terza stagione estiva del Festival Dionisiache, con tanto di impegni già presi.

La stessa sorte di Calatafimi è toccata ad altri sei sindaci siciliani e al riguardo si è pronunciata l’Ancisicilia: “Si tratta di una vicenda gravissima che rischia di coinvolgere la stragrande maggioranza dei comuni siciliani che ha approvato in ritardo i bilanci 2016 e non ha ancora potuto approvare il previsionale 2017 anche a causa della mancata approvazione del Bilancio regionale e dall’assenza di dati sui trasferimenti regionali”. Lo hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di AnciSicilia.

Al fine di valutare ogni possibile iniziativa legale contro il provvedimento che, secondo l’associazione che riunisce i Comuni siciliani “sta determinando un gravissimo stravolgimento delle scelte democratiche dei cittadini” è stata annunciata la convocazione con procedura d’urgenza per martedì 18 aprile alle 12,30 un consiglio regionale dell’Ancisicilia allargato a tutti i sindaci dell’isola e alla stampa siciliana.