Balestrate-Strada accesso porto, si inasprisce il contenzioso

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BALESTRATE. La Regione “ordina”, il Comune esegue. L’amministrazione guidata dal sindaco Totò Milazzo ha attivato il piano procedurale per il recupero delle somme nei confronti della prima ditta, il “Consorzio Ciro Menotti”, che ha effettuato la realizzazione di buona parte della strada di accesso al porto prima di abbandonare il cantiere in aperto contenzioso con l’ente municipale. In tutto il Comune ha avviato le procedure per recuperare ben 230 mila euro, di cui 64 mila per maggiori somme corrisposte nell’esecuzione dei lavori e 165 mila euro quale penale per ritardata ultimazione dei lavori: “Trascorso infruttuosamente il termine assegnato per il pagamento – sottolinea la giunta municipale nella delibera appena approvata – l’amministrazione provvederà ad adire le vie legali”. Provvedimento che prende le mosse a seguito delle indicazioni date dalla Ragioneria della Regione Sicilia: “Non si ravvisa – – si legge nella nota inviata al palazzo di città – se il Comune di Balestrate, beneficiario del finanziamento, aveva predisposto gli atti necessari al recupero delle somme erogate e non dovute alla ditta appaltatrice dei lavori, così come accertato dal collaudatore”. Da sottolineare che effettivamente le somme che si stanno recuperando sono i 64 mila euro di maggiori oneri corrisposti per l’esecuzione dei lavori. Infatti gli altri 165 mila euro sono già da tempo oggetto di un contenzioso tra il Comune e la “Ciro Menotti” con giudizio pendente davanti al tribunale civile di Palermo. Giudizio che ha, tra l’altro, ad oggetto la responsabilità per ritardi nell’esecuzione lavori. Tutto è nato da quando la ditta si è opposta alla decisione dell’ente municipale di risolvere il contratto e per questo ha intrapreso la strada giudiziaria. Non solo: sempre il Consorzio si è opposto di ratificare il verbale di verifica dello stato di consistenza delle opere realizzate per la strada di accesso prima dell’interruzione dei lavori. Un investimento globale da 3 milioni di euro finito in contenzioso e che solo ultimamente si è risolto con l’ultima tranche dei lavori data scorrendo la graduatoria dell’appalto assegnato a suo tempo. La “Ciro Menotti” da tempo aveva comunque comunicato la sua intenzione di interrompere il rapporto. Esattamente dal 13 dicembre del 2012 quando inviò al Comune l’atto dichiaratorio con cui fu chiesto al tribunale di ritenere risolto il rapporto contrattuale. Non è solo la strada di accesso ad essersi trascinato come problema: ancora oggi il porto ad esempio non è accessibile ai diportisti nonostante sia oramai completo dal 2010. Una serie di pastoie burocratiche collegate alla gara d’appalto indetta dalla Regione per l’affidamento della gestione dell’area e la questione giudiziaria dovuta all’inchiesta della Procura sull’utilizzo di cemento depotenziato ha complicato enormemente la procedura. Pare comunque che a giorni dovrebbe essere firmato il contratto per l’apertura dello scalo