Balestrate, ok al bilancio ma spesa bloccata

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BALESTRATE. Patto di stabilità per il 2014 rispettato ma scatta il blocco della spesa. E’ una vera e propria tagliola per il Comune di Balestrate il rientro nei parametri di spesa stabiliti dal governo nazionale. In buona sostanza di investimenti in paese se ne vedranno con il binocolo. A causa di questa condizione finanziaria si potranno realizzare, allo stato attuale, soltanto il completamento del Lungomare Ovest e l’abbattimento e rifacimento dei bagni a mare. Per il resto restano in stand-by molti altri finanziamenti, come quelli previsti per le scuole o ancora co-finanziati dal Gal: “Purtroppo siamo stati costretti ad emettere il blocco della spesa – sottolinea il sindaco Totò Milazzo – per riuscire a restare all’interno del Patto di stabilità. Noi ci auguriamo che dalle discussioni in corso a livello politico-istituzionale si possa applicare l’auspicato allentamento del patto quantomeno per i fondi relativi agli investimenti. Senza questo via libera abbiamo le mani bloccate, noi così come quasi tutti gli altri Comuni”. L’ok al bilancio in via definitiva è arrivato dal consiglio comunale. Quest’anno si è chiesto qualche sacrificio in più ai cittadini per quanto concerne le tasse per via delle trattenute dello Stato relative all’Imu della prima casa, pari ad oltre mezzo milione di euro. Tra entrate tributarie e tasse si prevede un introito di 3 milioni e 200 mila euro ma paradossalmente al Comune ci saranno entrate minori per circa 100 mila euro rispetto allo scorso anno proprio per effetto della decisione dello Stato di incassare per intero l’Imu per la prima casa. Condizione che ha costretto l’amministrazione comunale a dovere prelevare una somma dall’avanzo di amministrazione per far quadrare i conti tra entrate e uscite: ne sono stati prelevati 13 mila euro, facendo quindi diminuire la soglia di questo capitolo ad 86 mila euro. “E’ stata necessaria questa manovra – precisa il sindaco – perché altrimenti non avremmo potuto garantire nemmeno quegli unici due investimenti di opere pubbliche inseriti nel piano annuale”. Altro capitolo è quello riguardante alle spese correnti: “Sotto questo aspetto la nostra situazione è abbastanza positiva – aggiunge il primo cittadino – se teniamo conto che questo capitolo incide per il 39 per cento sull’intera manovra. Quindi non siamo messi male, non abbiamo una manovra finanziaria incartata. Il problema però resta sempre il patto di stabilità”. In paese sono sorti anche comitati civici contro l’aumento delle tasse. Si è organizzata anche una petizione popolare con la raccolta di quasi mille firme contro “impennata di aumenti di Irpef, Tares, Tasi e Imu a livello esponenziale”.