Alcamo: tenta estorsione al vicino di casa

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Si è concluso con un arresto in flagranza di reato operato dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo, la tentata estorsione posta in essere da un pregiudicato alcamese di 22 anni.

Campo Antonio, benchè giovanissimo, è un pluripregiudicato, sorvegliato speciale di P.S., ben noto ai militari dell’Arma che lo avevano tratto in arresto, assieme a Domingo Francesco, nel 2012, per un’estorsione perpetrata nei confronti del titolare di un bar di Alcamese ubicato nel corso VI aprile.

Il giovane pregiudicato, da pochi mesi scarcerato dopo aver espiata una condanna a 2 anni e 6 mesi per l’altra estorsione, ha pensato bene, attorno alle 23:30 circa, di andare a chiedere denaro ad una coppia di vicini di casa, minacciandoli di dare fuoco alla loro vettura in caso di diniego.

La coppia ha replicato con un secco no al ragazzo ed ha quindi subito chiamato il 112 richiedendo l’intervento dei militari.

Campo, sentita la telefonata di aiuto fatta dalla coppia, ha quindi aggredito l’uomo con calci e pugni causandogli lesioni che sono state poi giudicate guaribili, dai medici del pronto soccorso, in 5 giorni ed ha poi minacciato la donna, dileguandosi per i vicoli del centro prima che la pattuglia dei Carabinieri giungesse sul posto.

Informati dell’accaduto, i militari si sono subito posti alla ricerca del giovane pregiudicato.

La notte brava di campo però non era ancora finita, infatti, mentre i carabinieri lo cercavano, il pregiudicato ha pensato di andare sotto casa dell’ex ragazza ed ha iniziato ad inveire contro quest’ultima, cercando di sfondare a spallate la porta di casa.

La giovane ha subito lanciato l’allarme chiamando il 112 che, nel giro di pochi minuti, giunti sul posto, hanno bloccato il ragazzo e lo hanno condotto in caserma.

Il pregiudicato ha opposto una strenua resistenza ai militari intervenuti, reagendo all’arresto con calci e pugni, motivo per il quale, gli è stato contestata anche la resistenza a P.U..

Una volta in caserma, il Campo ha esternato il proprio disappunto per essere stato li portato contro la sua volontà, motivo per il quale ha minacciato di morte i militari che in quel momento lo stavano traendo in arresto.

Nel corso della nottata poi, i militari della Compagnia di Alcamo coordinati dal Tenente Ferella, hanno ricostruito la “serata brava” del pregiudicato, acquisendo altri elementi circa altre condotte del giovane che al momento sono al vaglio dell’Autorità giudiziaria.

Condotto innanzi al collegio giudicante, attesa la gravita del fatto, gli è stata applicata la custodia cautelare in carcere, la recidiva specifica e la violazione della sorveglianza speciale cui era sottoposto.

Il giovane rischia una severa condanna, sia per la tipologia di reato commesso, sia perché recidivo nell’ultimo quinquennio per aver commesso reato similare.

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