Alcamo-Tagli al Piano rifiuti, piccolo spiraglio dal Comune: “Sarà rivisto”

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Tre ore e mezza di vertice in prefettura condito da qualche momento di altissima tensione. Alla fine il Comune di Alcamo apre uno spiraglio per bocca del sindaco Domenico Surdi che preannuncia la volontà di rimettere mano al nuovo Piano rifiuti rispetto all’attuale contestatissimo modello che si presenta con un taglio annuale di 1,3 milioni di euro e una serie di servizi in meno come la pulizia delle caditoie, del cimitero e una riduzione dei turni di raccolta porta a porta. Parole che sbloccano in qualche modo la vertenza, almeno per il momento. Almeno sino a che il nuovo piano “ritoccato” non sarà nuovamente presentato nel dettaglio. Qui sicuramente si conteranno, come si dice in gergo, “i morti e i feriti”. Perchè i sindacati e i lavoratori addetti alla nettezza urbana in città si dicono disponibili al dialogo e moderatamente soddisfatti ma non sono affatto tranquilli: “Soddisfatti per la volontà espressa dal sindaco – afferma Giuseppe Favara, segretario della Cgil di Alcamo – ma rimaniamo in attesa di vedere nel merito cosa sarà modificato”. “Quello che ci aspettiamo è l’aggiunta di soldi all’appalto predisposto dal Comune – aggiunge Antonino Scurto, Rsu della Cisl – in modo da garantire l’alto livello qualitativo del servizio alla città e i livelli occupazionali”. Infatti con l’attuale taglio di 1,3 milioni di euro l’anno i sindacati stimano a loro volta un esubero di una quarantina di operai ad Alcamo sui 110 che al momento sono in servizio. Il prossimo 3 maggio è stato convocato un nuovo incontro nella sede dell’Srr di Trapani e attorno al tavolo sono attesi i sindacati e l’amministrazione comunale per verificare i dettagli della modifica al piano. L’impressione però è che le parti resteranno distanti: “Confermo che ci sarà un approfondimento rispetto al Piano predisposto – precisa l’assessore all’Ambiente del Comune di Alcamo, Roberto Russo – ma non avverrà alcuno stravolgimento. L’importo cambierà? Molto probabile anche perchè ci sembra doveroso prendere in considerazione gli appunti che ci sono stati mossi dal Dipartimento regionale acque e rifiuti specie per quanto concerne l’assetto del servizio ad Alcamo marina in ragione del periodo estivo quando in questa zona si sposta in massa gran parte della città”. I lavoratori che da tempo sono in stato di agitazione al momento restano in stand-by, in attesa proprio di conoscere nel merito quali saranno le decisioni dell’amministrazione comunale. Quindi non ci sarà alcuna ulteriore convocazione di assemblee, che nei giorni scorsi hanno scatenato dei problemi al servizio di raccolta porta a porta, e almeno per il momento viene riposta nei cassetti l’intenzione addirittura di adottare la linea dura attraverso uno sciopero. Tutto però dipenderà dal nuovo piano e dalle garanzie che potranno arrivare: “Ci siamo messi a disposizione dell’amministrazione comunale – evidenzia Scurto – per eventuali chiarimenti sull’attuale assetto del servizio e su suggerimenti per migliorare il piano con confronti prima del prossimo 3 maggio”.