Alcamo: strade colabrodo, presto lavori a tappeto

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ALCAMO – Superati anche gli ultimi cavilli burocratici, presto Alcamo diventerà un cantiere a cielo aperto. Inizieranno infatti a breve gli interventi inerenti al I stralcio dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza di molte strade cittadine. Il Comune, dopo l’aggiudicazione provvisoria alla fine dello scorso mese di agosto, ha approvato il verbale di gara in questi giorni rendendo quindi effettiva l’assegnazione della gara all’impresa Copaca che ha offerto un ribasso del 34 per cento sull’importo a base d’asta di circa 250 mila euro. Saranno rimesse in sesto molte arterie ridotte oggi ad un vero e proprio colabrodo a causa del deterioramento del tappetino. Questi interventi sono frutto di un preciso progetto deliberato lo scorso anno dalla giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre e inserito all’interno del piano triennale delle opere pubbliche. Le strade oggetto di intervento saranno, per quanto concerne l’area extraurbana, la Comunale Eredità, le Sp 47 e 55 nei tratti di competenza comunale, Timpi Rossi e via Vivaldi; per quanto riguarda la viabilità interna le arterie oggetto di intervento saranno le vie Porta Palermo, Monsignor Tommaso Papa, SS. Salvatore, Maria Riposo, Monte Bonifato, Pietro Maria Rocca, Agate, Dante e Padre Pino Puglisi, i viali Italia e Europa, Vicolo dell’Olmo, corso Generale dei Medici e Piazza Falcone e Borsellino sia lato ovest che lato case popolari. I lavori consisteranno nella sostituzione dei manti bituminosi degradati e nella loro generale messa in sicurezza. Appalto che arriva in un momento cruciale dal momento che il Comune da anni è letteralmente subissato di richieste di risarcimenti a causa proprio delle cattive condizioni delle strade. La cosa più pericolosa è che questi ricorsi, che molto spesso vengono vinti dai cittadini proprio per gli oggettivi dissesti delle strade, rischiano di far fare un tracollo alle già provate finanze del Comune che recentemente è stato costretto, con il via libera del consiglio comunale, a riconoscere una serie di debiti fuori bilancio collegati proprio a sentenze sfavorevoli di questo genere. Anche in questa prima parte di anno ci sono richieste davvero consistenti, in particolare da parte di due pedoni che hanno certificato di essere caduti dentro una buca non segnalata, riportando danni fisici anche permanenti. In un caso viene richiesto un risarcimento di 25 mila euro, in un altro addirittura si arriva a 47 mila. Dall’inizio dell’anno sino al maggio scorso erano salite a ben 26 le denunce per danni nei confronti del Comune, non solo per le strade sconnesse ma anche per la cattiva condizione dei segnali stradali, dei dossi artificiali. Il numero di cause è destinato vertiginosamente ad aumentare rispetto allo scorso anno quando furono 49 le citazioni in giudizio dell’ente, di cui il 40 per cento di queste cause scaturiscono proprio da sinistri stradali.