Alcamo-Società partecipate del Comune, alone di mistero

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Niente trasparenza attorno alle società partecipate del Comune di Alcamo. Persino la Corte dei Conti ha bacchettato il governo cittadino, da qualche mese retto da un commissario, per la mancanza di notizie legate proprio a queste società cui il Comune stanzia delle quote partecipative ogni anno. A fare il mea culpa anche gli uffici stessi che in queste settimane stanno organizzando una vera e propria corsa contro il tempo per raccogliere le informazioni e inviarle a chi di competenza per la necessaria analisi. Un caso che in realtà è stato portato alla ribalta da mesi dal consigliere comunale Antonio Fundarò: da luglio ha depositato una interrogazione al commissario in particolare per conoscere al meglio il funzionamento e la governance del Gal Golfo di Castellammare, Gac Golfi di Castellammare e Carini e Patto Territoriale del Golfo di Castellammare. In questi giorni l’ennesimo rinvio in consiglio comunale e per questo motivo si cominciano ad alimentare sospetti sui ritardi da parte del Comune nel comunicare queste informazioni.
Nell’interrogazione presentata al commissario straordinario, Giovanni Arnone, Fundarò ha chiesto praticamente tutto ciò che è collegato a queste società: quindi l quota che versa il Comune di Alcamo, gli emolumenti stanziati per gli amministratori, che siano gettoni o spese di rimborso, e infine anche le eventuali consulenze o gli incarichi affidati all’esterno da queste stesse società. Sempre nell’interrogazione l’esponente del civico consesso chiede di sapere anche i criteri dell’attribuzione degli incarichi e i contratti stipulati. Dai vertici della macchina burocratica è stato assicurato che in brevissimo tempo queste informazioni saranno rese note.