Alcamo-Scuola, Comune pronto a rivedere il piano di dimensionamento

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Delibera legittima e assolutamente regolare. Ma il commissario straordinario del Comune di Alcamo, Giovanni Arnone, è pronto a modificarla e a rimettere tutto in discussione. Potrebbe quindi subire modifiche la tanto discussa delibera sul piano di ridimensionamento scolastico ad Alcamo, bollata come illegittima e recentemente varata da Arnone. “Non c’è alcuna irregolarità – sostiene il commissario del Comune – nell’espletamento della delibera, tutto è stato fatto seguendo il corretto iter tecnico-amministrativo”. In questo modo Arnone allontana i dubbi che sono stati avanzati dalla deputata regionale alcamese, Valentina Palmeri, la quale aveva parlato di “illegittimità” del provvedimento che il Comune ha già trasmesso alla Regione per la definitiva approvazione. Secondo la parlamentare a monte dell’illegittimità ci sarebbe il non coinvolgimento dei sindacati e dei dirigenti scolastici che sarebbe contrario alla normativa vigente in materia. Questione però che viene smentita dal commissario del Comune. Secondo la parlamentare il decreto assessoriale, emesso a maggio scorso, dispone che non possono essere presi in considerazione piani presentati senza rispettare le procedure previste dalla legge regionale 24 febbraio del 2000, la numero 6. Nell’idea del dimensionamento riportato nella delibera commissariale Arnone ha previsto la costituzione di 4 istituti comprensivi autonomi e di un circolo, con trasformazione del San Giovanni Bosco da circolo a istituto comprensivo grazie all’accorpamento con la media “Mirabella”, mentre l’istituto comprensivo “Bagolino” assorbe la scuola dell’infanzia “Piaget” e dell’infanzia e primaria “Vittorino da Feltre”, oggi facenti parte del “San Giovanni Bosco”. La deputata del Movimento 5 Stelle chiede il ritiro della delibera e l’approvazione di un nuovo piano di dimensionamento che rispetti le procedure e determinati assetti e criteri. “Sono disponibile a rivedere la delibera – evidenzia il commissario –anche perché sono convinto che tutto è migliorabile. Sono quindi pronto ad un’eventuale concertazione con tutti gli attori interessati al mondo scolastico. Chi ha delle obiezioni lo metta nero su bianco, valuteremo ogni aspetto. Mi aspetto però che arrivino delle proposte che entrino nel merito dei parametri normativi da seguire per l’approvazione di un piano di ridimensionamento scolastico. Servono motivazioni reali e proposte fattive, mentre sino ad ora mi pare di aver sentito solo questioni un po’ più generiche che non entrano per l’appunto nel merito”.