Alcamo-“Salvo” il dirigente del Comune Marco Cascio, posizione archiviata

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Marco Cascio (nella foto), già vicesegretario e dirigente degli Affari generali del Comune di Alcamo, esce indenne dal procedimento disciplinare che era stato intentato nello scorso mese di agosto nei suoi confronti. Tutto archiviato con un “non procedersi” per mancanza di accertate violazioni inerenti alla condotta lavorativa del burocrate. Ad esaminare il suo caso è stato un latro dirigente del Comune, Francesco Maniscalchi, a cui di recente è stato assegnato il ruolo di vicesegretario e che era stato chiamato a esprimersi dopo la ricusazione fatta dallo stesso Cascio. “Non sono stati ravvisati motivi imputabili alla condotta del caso – afferma Maniscalchi – per i quali eventualmente irrogare sanzione. Da qui la decisione dell’archiviazione”. Se la fa franca dunque Cascio che era finito nel mirino dell’allora segretario comunale Cristofaro Ricupati, trasferitosi nella vicina Terrasini dopo un vero e proprio tam tam di polemiche e veleni. Sul suo addio probabilmente ha pesato anche questa vicenda, vistosi quasi scaricato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Surdi e con un settore dirigenziale con cui i rapporti erano tutt’altro che idilliaci. La baraonda era nata dall’annullamento della delibera con la quale per l’appunto l’allora suo vice, Marco Cascio, aveva dato l’ok per l’adeguamento delle indennità di sindaco e giunta del 5 per cento. Ricupati avrebbe rilevato due violazioni in questa delibera: la prima per la mancata attestazione di regolarità da parte del dirigente del Settore finanziario e la seconda per la pubblicazione dell’atto oltre il termine dei tre giorni per i provvedimenti di immediata esecutività. Un pasticcio nel pasticcio se si considera che sarebbe contestato dallo stesso Ricupati anche il mancato taglio del 10 per cento delle indennità per effetto di una norma nella finanziaria del 2006. Manovra che ha evitato una decurtazione per sindaco e giunta di quasi 80 mila euro annui. Su questo gli stessi dirigenti sono spaccati tra chi sostiene questa tesi e chi invece asserisce che tale taglio non vada applicato al Comune di Alcamo. In precedenza lo stesso Ricupati aveva avviato un procedimento disciplinare nei confronti proprio di Cascio che pare sia stato un forte sostenitore in campagna elettorale dello stesso Movimento 5 Stelle. Sotto la cenere cova sibillina la polemica proprio riguardo alla vicinanza di Cascio sulle posizioni anche politiche dell’attuale primo cittadino e che questo lo abbia potuto “salvare”. Il sindaco però, sin da subito, se ne era lavato le mani asserendo che il compito di decidere era del dirigente preposto e che si trattava di questioni interne e non politiche che invece competono alla sua amministrazione.