Alcamo, rimborsi spese Avvocatura Comunale: replica l’avv. Mistretta

0
533

In merito al contenuto dell’articolo “Alcamo, rimborsi spese: Comune avvia verifiche”, pubblicato il 30 agosto 2014 sulla nostra testata, il Dirigente dell’Avvocatura comunale di Alcamo, l’avvocato Giovanna Mistretta, replica puntualizzando:
“E’ dato, tra l’altro, leggere nell’articolo richiamato … La riunione e conseguente decisione di passare al setaccio i rimborsi spese operati dell’ente, arriva all’indomani della seduta del consiglio comunale in cui il conigliere Alessandro Calvaruso aveva presentato un documento-denuncia in cui si ravvisano presunte gravi inadempienze e irregolarità nell’attività gestionale della macchina burocratica. Tra queste una determina dirigenziale, la n. 1444 del 14 luglio scorso, in cui il dirigente dell’Avvocatura Comunale ha liquidato somme per “prestazioni professionali” direttamente sul proprio conto corrente: “Tutto ciò – sottolineava Calvaruso – probabilmente in palese violazione della normativa vigente”….
Niente di tutto ciò corrisponde al vero.
In verità, con detta determina n. 1444 del 14 luglio 2014 (per la cui facile consultazione si fornisce il seguente link: http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/1140/1444-14%20IMP%20E%20LIQUID%20CU%20A~.pdf), chi scrive, nella qualità di Dirigente l’Avvocatura Comunale di Alcamo, ha proceduto, in seguito alla stesura e notifica di un atto di appello averso una sentenza di primo grado che aveva visto il Comune soccombente, ad effettuare “impegno di spesa e liquidazione per pagamento contributo unificato” e non a corrispondere alla stessa emolumenti per “prestazioni professionali”, come paventato dal consigliere Alessandro Calvaruso.
Attiene, infatti, alla comune esperienza di ognuno di noi che per instaurare una causa nella stragrande maggioranza dei casi è necessario pagare una tassa, chiamata, appunto, contributo unificato, che usualmente si acquista a mezzo contrassegno presso le rivendite di Tabacchi, e a tale obbligo non si sottraggono nemmeno gli enti locali.
Pertanto, nel caso che ci occupa, il Comune, entro dieci giorno dalla notifica dell’atto di appello avvenuto l’11 luglio 2014, a mezzo del proprio procuratore nominato, avv. Giovanna Mistretta, ha dovuto iscrivere la causa a ruolo, previo pagamento del contributo unificato pari, in base al valore della causa, ad € 355,50, nonché dei diritti di segreteria pari ad € 27,00.
Somme che questo Dirigente, data l’impellenza di provvedere, ha anticipato di tasca propria, ancor prima di averle avute accreditate sul proprio conto corrente e, a conclusione del procedimento avviato, alla precedente propria Determinazione n. 1444/2014 ne è seguita un’altra, la n. 1586 del 29 luglio 2014 (http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/1140/1586-14%20rendicontazione%20c~.pdf, avente per oggetto: Rendicontazione su determinazione n. 1444 del 14.07.2014 per pagamento contributo unificato, fornendo con quest’ultima sia copia del contributo unificato di € 355,50 (identificativo: 01130000840781) sia copia della marca da bollo di € 27,00 (identificativo: 01139800840792) .
Chiunque dalla semplice lettura della Determinazione n. 1444 del 14/07/2014 può accorgersi dell’esatta portata e contenuto della stessa, ma soprattutto che la dicitura “Prestazioni professionali ed acquisizione di servizi per l’Ufficio Legale” attiene al capitolo di spesa 112630 cod. int. 1.01.02.03, dal quale sono state prelevate le somme sopra descritte e la cui gestione è affidata unicamente al Dirigente che scrive.
In ogni caso, anche sotto l’aspetto più procedurale e di forma tutto è avvenuto a norma di legge, posto che questo Dirigente nella liquidazione in vicenda non aveva alcun margine di discrezionalità tecnica ed amministrativa, ovvero non poteva decidere quanto e cosa liquidare a titolo di rimborso spese della somma che egli ha anticipato per l’acquisto del contributo unificato ed dei diritti di segreteria, per conto del Comune.
La egual cosa avviene, per esempio, mensilmente all’atto che il Dirigente del Settore Personale del Comune (o il Funzionario preposto) dispone il pagamento degli stipendi di tutti i dipendenti comunali, compreso il proprio.
Coloro che, invece, hanno stravolto senza apparente ragione la realtà dei fatti e creato questa disinformazione a mezzo stampa, ne risponderanno in sede penale e civile”.

And in the scorching summer heat
Isabel Marant Sneaker Design Master Courses at Italy

how to hide your main hind end on clothes
valentino shoesBulk packages from Institutions and private sources