Alcamo-Rifiuti, assemblea lavoratori stoppata: tutti convocati dal prefetto

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15Il prefetto di Trapani Darco Pellos ha chiamato tutti a raccolta: operai, sindacati, Comune, società che al momento gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e Regione. Obiettivo quello di trovare un’intesa sul nuovo “Piano di gestione dei rifiuti” approvato dalla giunta alcamese che dovrebbe andare prossimamente in gara per la sua assegnazione per i prossimi 7 anni. Una “chiamata” che ha di fatto stoppato l’assemblea sindacale che era stata organizzata questa mattina dai sindacati e che avrebbe comportato altri disagi nella raccolta dei rifiuti in città, così come accaduto sabato scorso quando in pratica all’incirca il 40 per cento dei rifiuti è rimasto dietro le porte dei cittadini. Il prefetto ha in qualche modo “stoppato”, almeno temporaneamente, il braccio di ferro tra Comune e sindacati. La convocazione è stata fissata per il prossimo 13 marzo. Ma da qui ad allora non è escluso comunque che la situazione possa inasprirsi e precipitare nuovamente. Nella sua missiva Pellos chiede un confronto per conoscere anzitutto i dettagli del nuovo “Piano” e le ragioni delle parti, quindi dell’amministrazione comunale che nelle sue mire vuole risparmiare e garantire un servizio efficiente al minor costo, e di sindacati e lavoratori che invece sostengono che al contrario il nuovo “assetto” del servizio pensato in questo modo mette a repentaglio i livelli occupazionali e addirittura il servizio in sè stesso.  Le modifiche ipotizzato nel nuovo “Piano” riguarderanno essenzialmente l’indifferenziato che per le utenze domestiche passerà da due a un solo giorno a settimana di ritiro, per quelle non domestiche si passerà invece da 3 a 2 giorni. Inoltre saranno separati vetro e metalli, in ottemperanza ad una normativa che sta per entrare in vigore: ogni due settimane sarà sempre il ritiro del vetro, i metalli invece saranno raccolti una volta al mese. Cambio di modalità che, nelle mire del Comune, vuole aumentare la quota di raccolta differenziata che al momento è ferma attorno al 62 per cento: in questo modo si aspira a raggiungere il 70 per cento. Il costo annuale previsto dal Comune è di 5,8 milioni di euro: oltre al “porta a porta” vi è il servizio aggiuntivo della potatura delle aree a verde principali della città; sul fronte della pulizia delle spiagge la ditta che si aggiudicherà l’appalto dovrà garantire una copertura da metà maggio e sino a metà settembre. Inoltre è previsto entro 18 mesi dalla partenza della nuova gestione il passaggio alla tariffazione puntuale, quindi calcolata sulla quantità di rifiuto prodotto da ogni unità abitativa. Ma i nodi al pettine vengono proprio sul costo a base d’asta calcolato dal municipio perchè a detta dei sindacati si è in presenza di un piano “entieconomico”: pochi i soldi e troppi i servizi richiesti, quindi la gara d’appalto rischierebbe di andare deserta così come già successe lo scorso anno, cosa che costrinse il Comune a rivedere il “Piano” oggi partorito. Inoltre si paventa anche un taglio di 10-15 unità di operai rispetto all’attuale pianta organica.