Alcamo-Piano rifiuti, passa la mozione ed è scontro con l’opposizione

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Il consiglio comunale di Alcamo decide di voler far tornare sui suoi passi l’amministrazione del sindaco Surdi riguardo al futuro servizio di raccolta dei rifiuti. Ed è la stessa maggioranza del Movimento 5 Stelle che spinge il governo cittadino votando una mozione, trovando sponda anche in parte dell’opposizione, per andare a modificare il contestatissimo Piano rifiuti che dovrà essere rimodulato entro il prossimo 3 maggio quando sarà presentato all’Srr per potere andare finalmente in gara per l’assegnazione dell’appalto per i prossimi 7 anni. E’ stato puntualizzato dalla stessa maggioranza che non si tratta di alcuno stravolgimento rispetto al progetto elaborato dall’amministrazione e dagli uffici. Sarà anche così, sulle parole si può giocare quanto si vuole, ma di fatto tutti i tagli che erano stati previsti, e che avrebbero comportato un risparmio di 1,4 milioni di euro al Comune, vengono cancellati. Nella loro mozione infatti i grillini chiedono il ripristino della raccolta porta a porta secondo l’attuale calendario e con tutti i servizi aggiuntivi come la pulizia delle caditoie e dei cimiteri e la raccolta straordinaria dopo gli eventi religiosi. Il perchè del dietrofront è stato spiegato dalla stessa maggioranza.

Nel suo stesso intervento Salato ha anche fatto un appunto ai giornalisti, quasi a volergli dettare l’agenda, sollecitandoli a non scrivere in anticipo delle mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle prima del dibattito in aula. Un piano che era stato varato dalla giunta nell’agosto scorso ma che secondo il Movimento 5 Stelle deve essere modificato perchè nel frattempo è esponenzialmente aumentata la raccolta differenziata, passata dal 48 al 65 per cento. Oggi l’amministrazione comunale si rende conto che il modello pensato nell’agosto scorso non sarebbe attuabile su Alcamo con un taglio così massiccio dei turni porta a porta.

Sono piovute le critiche da parte delle forze di opposizione per questa retromarcia figlia probabilmente anche delle pressioni di piazza e dei mass media di questi giorni, con gli operatori ecologici pronti a scioperare perchè il loro posto di lavoro sarebbe stato messo in pericolo con il nuovo piano pensato dal Comune.

Critiche rispedite al mittente dalla dirigente della Direzione IV Servizi ambientali, Anna Parrino, che ha difeso il Piano che era stato originariamente pensato.

Ora la parola passa all’amministrazione comunale che dovrà calare queste modifiche al piano. Al momento non si sa quale sarà l’impatto economico ma con ogni probabilità il decantato risparmio da 1,4 milioni di euro l’anno sarà solo un ricordo.