Alcamo, muore nel suo letto, a 94 anni, il boss “Cola” Melodia

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Arresto di Nicola "Cola" Melodia

E’ uno dei rari casi di presunti  boss morto nel suo letto. Uno dei rari casi di presunti boss che hanno attraversato oltre 60 anni di storia di cosa nostra alcamese passando dal ruolo di fedelissimi gregari a quello dei vertici. A 94 anni è morto nella sua abitazione della via Vincenzo Imperiale di Alcamo, Nicola, “Cola” Melodia che a causa degli acciacchi dovuti all’età non usciva più da casa. Al suo capezzale solo donne. Infatti i figli di “Cola”, Antonino è in carcere dal 1995 dove sta scontando “fine pena mai” in quanto condannato all’ergastolo. L’altro figlio Ignazio, soprannominato “u dutturi” per la sua laurea in medicina, dopo avere scontato una decina di anni, nel febbraio del 2017 è tornato di nuovo in carcere durante l’operazione antimafia Frezeer. La sentenza sarà emessa dal gup di Palermo il prossimo 29 marzo. I pm hanno chiesto 14 anni di carcere. “Cola” Melodia era finito di nuovo agli arresti nell’aprile del 2009 durante l’operazione “Dioscuri” un nome non scelto a caso dalla squadra mobile di trapani e la polizia di Alcamo che condussero le indagini. Operazioni “Dioscuri” riferendosi alla mitologia greca per mettere in evidenza i contrasti insorti col fratello Diego, che nel maggio del 2014 venne condannato a 17 anni e tre mesi. “Cola”, ma è quasi tutta la famiglia Melodia, è stata da anni sempre al centro dell’attenzione degli investigatori. I Melodia un tempo sono stati fedelissimi dei boss Vincenzo  Rimi e del figlio Filippo. Anche Vincenzo Rimi e il figlio sono stati esempi di boss morti nel proprio letto. Secondo le risultanze di molti processi i Melodia si affrancarono dai Rimi e si sarebbe alleati con i corleonesi di Totò Riina. In pratica secondo gli investigatori i Melodia sarebbero da anni alla guida del mandamento di Alcamo  legati a Matteo Messina Denaro.