Alcamo-Mobilità sostenibile, il Comune investe per contrastare lo smog

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Alcamo punta sempre di più a diventare una città a misura d’uomo: oggi decisamente non lo è con il suo traffico impazzito, lo smog e le difficoltà patite per potere partorire un’isola pedonale in parte contestata.Dopo la concretizzazione negli anni scorsi del car sharing, auto ecologiche che vengono condivise per un utilizzo limitato al tempo strettamente necessario, adesso un’ulteriore implementazione della sostenibilità veicolare potrebbe arrivare dall’accordo firmato in questi giorni con altri Comuni della provincia trapanese. La giunta ha approvato la delibera per la sottoscrizione dell’intesa per l’attuazione del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro” che prevede il finanziamento di progetti, predisposti da uno o più enti locali e riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 100 mila abitanti. Per Alcamo l’opportunità adesso di intercettare fondi per incentivare iniziative di mobilità sostenibile, incluse piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, anche al fine di contrastare problemi derivanti dalla vita sedentaria. Alcamo ha firmato l’intesa con i Comuni di Calatafimi Segesta, Petrosino e Marsala, quest’ultimo designato ente capofila. E sarà proprio Marsala che terrà i rapporti amministrativi e funzionali tra gli enti aderenti ed i partner e che pertanto potrà stringere accordi di partenariato con soggetti terzi e come ad esempio università, enti di ricerca, imprese e associazioni, con particolare riferimento a quelle giovanili e senza scopo di lucro o altri partner pubblici. I progetti sono cofinanziati dallo Stato con una percentuale non superiore al 60 per cento del totale dei costi ammissibili e che pertanto il Comune di Alcamo dovrà garantire la copertura finanziaria della quota di cofinanziamento di propria competenza, nelle misura non inferiore al 40 per cento del totale dei costi ammissibili. Ecco perchè nella delibera la giunta si è da subito impegnata ad assumere la spesa, in favore dell’Ente capofila, qualora il progetto venga ammesso al finanziamento. Da considerare che due anni fa venne sperimentato proprio ad Alcamo il Pedibus che prevedeva un punto di raccolta con cui dei volontari accompagnavano gli alunni nelle scuole dell’obbligo attraverso un percorso a piedi in sicurezza.