Alcamo Marina-Strage casermetta, ora Gulotta cita per danni l’Arma dei carabinieri

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Lungi dall’essersi conclusa la vicenda giudiziaria di Giuseppe Gulotta, l’alcamese ingiustamente accusato della strage di Alcamo Marina dove all’interno della casermetta vennero uccisi due giovani carabinieri. Ci sono soldi che possono ripagare una vita praticamente distrutta per avere vissuto un dramma durato quasi 40 anni  per ingiuste detenzioni e tante altre peripezie, poiché con torture, gli venne estorta una confessione per un duplice omicidio mai commesso? La fortuna di Gulotta è stata e continua ad essere la sua famiglia. Giuseppe Gulotta non ha certo brindato per quei sei milioni e mezzo di euro liquidati dallo Stato per l’ingiusta detenzione. Troppe sono state le sofferenze. Ma la vicenda giudiziaria non è certo conclusa, poiché i difensori Saro Lauria e Pardo Cellini hanno chiesto complessivamente 52 milioni di risarcimento per tutte le ingiustizie subite. Chi li dovrà pagare? Secondo i due avvocati l’Arma dei carabinieri, che hanno citato a giudizio davanti al Tribunale civile di Roma. E appare quasi imminente anche il risarcimento ai due figli del bottaio di Partinico, Giovanni Mandala, morto in carcere, sempre per l’ingiusta detenzione. I due figli incasseranno 6 milioni e mezzo di euro a testa. Sempre per l’ingiusta detenzione. Poi la citazione sempre dell’Arma dei carabinieri, davanti al Tribunale civile di Roma. Da oltre un hanno invece Gaetano Santangelo e Vincenzo  Ferrantelli, che vivono in Brasile, per l’ingiusta detenzione hanno incassato una liquidazione di un milione e 100 mila di euro a testa. Intanto giorno 27 gennaio in occasione della riunione del consiglio comunale, che coincide con un altro anniversario della strage,  a Giuseppe Gulotta, che da tempo ha la residenza a Certaldo, verrà conferita la cittadinanza onoraria.  Nella pergamena del Comune di Alcamo  è scritto: “Per essere stato vittima inconsapevole di un clamoroso errore giudiziario. Per aver sempre dimostrato fiducia nella Giustizia e nelle Istituzioni dello Stato. Per aver affrontato con dignità esemplare il percorso processuale che alla fine lo ha dichiarato innocente”. Gulotta ha raccontato in un libro dal titolo “Alkamar la mia vita in carcere da innocente”, la sua drammatica vicenda, ripresa recentemente in due servizi televisivi nazionali. Ma tra processi, liquidazione di danni, citazioni in sede civile, la strage di Alcamo Marina resta alla ribalta così come  restano ignoti mandanti ed esecutori del duplice omicidio dei due giovani carabinieri.