Alcamo Marina-Revocate ordinanze di chiusura per 5 case

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Revocate, nei giorni scorsi, le cinque ordinanze emesse dopo le forti piogge dello scorso 22 gennaio che avevano provocato ulteriori smottamenti sulla collina a monte della strada statale 187 di Alcamo Marina, dove nel 2009 si verificò una grande frana. Le ordinanze imponevano il divieto momentaneo dell’abitabilità a case di villeggiatura che si trovano nei pressi della Collina del disonore. Dopo accurate indagini e sopralluogo revocato il provvedimento e quindi i proprietari possono tornare ad utilizzare le loro case di villeggiatura. perché non ci sarebbe alcun pericolo. Intanto tra perizie, udienza e rinvii va avanti la causa intentata dai proprietari di villini a valle della collina, realizzati con regolare concessione edilizia le cui case vennero invase da acqua e fango e che in pratica anche oggi, da quel mese di febbraio del 2009 non potrebbero utilizzare. Fino ad oggi hanno scucito per spese legali e perizie quasi 30 mila euro a testa e ancora non vedono una soluzione ai loro problemi, provocati non per proprie responsabilità. Si va avanti tra perizie, fascicoli, testimonianze, deposizioni ma per la sentenza del giudice civile del tribunale di Trapani non si sa per quanto tempo ancora dovranno attendere. Nei giorni scorsi si sarebbe dovuta celebrare un’udienza ma il giudice ha rinviato tutto alla fine di maggio perché attende il deposito dei fascicoli e perizie da parte di tecnici. Il Comune, per questa vicenda risalente al febbraio 2009, è stato denunciato dalle parti lese per i mancati controlli sul territorio, che hanno favorito l’abusivismo edilizio. Lo stesso Piano regolatore, quando è stato approvato prevedeva, il risanamento di Alcamo Marina, mai avviato. E mentre le parti lese continuano a chiedere una giustizia che non arriva resta da sciogliere un importantissimo interrogativo: “Chi deve mettere in sicurezza il costone? E chi deve pagare per i danni, inflitti al territorio e alle persone?