Alcamo, lectio magistralis all’Itc “Caruso” sulla donazione di organi

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ALCAMO – Una lectio magistralis sull’importanza della donazione degli organi. Si è tenuta all’istituto tecnico “Girolamo Caruso” presieduta da Sergio Pintaudi, primario della rianimazione e direttore del dipartimento di emergenza dell’Ospedale “Garibaldi” di Catania. “Solo nella misura in cui noi docenti riusciremo a sensibilizzare gli alunni all’idea che donarsi è una priorità dell’uomo e che la donazione degli organi rientra in tale ambito – afferma la dirigente scolastica Vincenza Mione – avremo dato un notevole contributo non solo alla evoluzione della civiltà, ma una grande rilevanza all’azione della scuola. Potremo, cioè, dire di essere riusciti nel nostro compito di educatori”. Sotto questo aspetto l’istituto “Caruso” porta avanti da tempo una serie di iniziative di sensibilizzazione su tematiche simili, come ad esempio quella sulla donazione degli organi. “L’uomo d’oggi – continua la dirigente – deve poter operare le sue scelte in maniera consapevole e responsabile. Ecco perché ho voluto fortemente nel mio collegio dei docenti, nell’ambito del progetto ‘Educazione alla salute’, inserire la forte problematica della donazione degli organi, che debbo sottolineare, ha trovato consensi e sensibilità”. Il relatore ha evidenziato le difficoltà anche socio-culturali nell’accettare la donazione degli organi non nel gesto fine a sé stesso quanto alla difficoltà di accettare la fine della vita: “Non è semplice convincersi che una malattia cardiaca, un incidente, una malformazione – ha evidenziato il dottor Pintaudi – possano strapparci i nostri cari; se poi ci viene chiesto di esprimere il consenso per la donazione degli organi è, a primo acchito, come volerli uccidere. Una coscienza civica ci afferma invece che succede il contrario. Molte vite si salvano, altri continuano a vivere, conducono una vita normale, le cornee che hanno ricevuto, il rene che è stato impiantato, il fegato o il cuore di persone dichiarate defunte, perché senza attività cerebrale, parlano del vivere, di continuità, di un andare avanti, che dà un senso alla vita”. E’ stato proiettato un filmato nel corso della lectio magistralis che ha ripercorso molte tragedie familiari, in cui la disperazione ha ceduto il posto alla serenità, solo quando, consapevolmente, essi si sono decisi per la donazione. “E’ triste pensare che una vita può continuare solo se c’è una morte ma il binomio morte-vita – sostiene Pintaudi – è imprescindibile nella nostra esistenza di uomini”. Pintaudi viene chiamato comunemente “il professor Miracolo”: in due occasioni è riuscito a far nascere bambini da madre in coma per emorragia cerebrale: ma non è solo questo. Da 30 anni si dedica con il suo staff ad affrontare situazioni estreme di espianti e di trapianti e di organizzare meeting e conferenze relative alla donazione degli organi.