Alcamo-Interrogazione del consigliere Sucameli: “L’inglese… non è per tutti”

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Nuova interrogazione, a firma del consigliere comunale di Alcamo Giacomo Sucameli, rivolta al sindaco di Alcamo, al presidente del Consiglio comunale e al dirigente dell’Istituto Comprensivo Maria Montessori. Il consigliere del Pd scrive:

«La scuola è aperta a tutti.

L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso (art. 34 Costituzione Italiana).

Da questo articolo appare evidente la parità e la meritocrazia sulla quale si fonda il nostro sistema, infatti è evidente la concezione dell’istruzione come un servizio pubblico necessario ad assicurare il pieno sviluppo della persona umana anche rispetto alla condizione di partenza sfavorevole di qualcuno. Quindi, l’impegno dell’autorità pubblica, consiste nella rimozione di quegli ostacoli di ordine economico-sociale che caratterizzano il cammino di individui capaci e predisposti allo studio avanzato.

Nasce quindi spontanea la domanda relativa ad un evento che appare inusuale e soprattutto non in linea con i principi tanto decantati da questa amministrazione comunale.

Oltre ad aver denigrato tutto il passato solo per innalzare il loro ipotetico lavoro, del quale non avevano mai avuto nessuna esperienza; ecco che messi alla prova hanno come si suol dire TOPPATO.

Come si spiega l’esistenza, in una scuola pubblica dell’infanzia, di un corso inglese per bambini assegnato ad una scuola d’inglese molto vicina al movimento cinque stelle? Bando pubblico? Assegnazione meritocratica? Sarebbe opportuno indicare i criteri di questa scelta.

Inoltre, probabilmente  la scuola mette una parte di soldi, ma anche i genitori contribuiscono economicamente per la messa in atto del corso. E i genitori che non possono permetterselo? Cosa accade? I bambini non potranno accedere a tale corso e quindi dov’è finita la parità di istruzione e la meritocrazia?

Date tale premesse, si chiede di sapere:

  1. a) Con quali criteri è stata effettuata la scelta di questa scuola d’inglese
  2. b) Perché non è stato fatto un bando pubblico
  3. c) Come pensa l’amministrazione di ovviare alla disparità d’istruzione ed economica che, ovviamente, si verrà a creare all’interno delle classi che parteciperanno al corso d’inglese».