Alcamo, imputazione coatta per diffamazione su facebook ai danni di ex consiglieri

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Il gip del Tribunale di Trapani ha rigettato la richiesta di archiviazione del pubblico ministero nei confronti di otto alcamesi disponendone l’imputazione coatta. Nei prossimi giorni sarà incardinato il processo e dovranno rispondere di diffamazione aggravata tramite facebook. A denunciarli sono stati due ex consiglieri comunali di Alcamo, Lorena Di Bona e Giuseppe Stabile, assistiti dall’avvocato Sergio Cangelosi. Pesanti giudizi vennero scritti in un post della pagina del Movimento5 Stelle che aveva pubblicato le foto, stile “wanted” dei manifesti dei film western americani, di 13 consiglieri comunali, che nel settembre del 2015 votarono a favore di un ritocco delle aliquote Imu e Tasi per l’anno 2015 su proposta dell’allora commissario straordinario Giovanni Arnone.  Per l’Imu l’aliquota passò dal 9.6 per mille al 10,6. Per la Tasi l’aliquota passò dall’1,5  per mille al 2,2. Il post del M5S venne pubblicato il 18 marzo del 2016. Nel manifesto a sinistra il logo del M5S e accanto  la frase “Aumento tasse ad Alcamo”. Sotto la scritta “Ecco chi ha votato a favore”. Un ritocco che provocò polemiche ma che consentì di approvare il bilancio comunale. Salvare e quindi potere utilizzare  fondi tanto che così è stato possibile impiegare avanzi di bilancio per un milione e mezzo di euro che hanno consentito, senza ulteriori perdite di tempo, di appaltare i   lavori, oggi in avanzata fase di esecuzione,  per riattivare sorgenti e condutture di contrada Cannizzaro. Contro i tredici si scatenarono su facebook durissimi commenti. Tra i più leggeri ….”pezzi di m….”Lorena Di Bona e Giuseppe Stabile non restarono con le mani in mano e presentarono una raffica di querele per diffamazione. Nei prossimi giorni sarà incardinato il processo nei confronti di otto alcamesi e i due ex consiglieri si costituiranno parte civile, assistiti dall’avvocato Sergio Cangelosi. Recentemente è stata confremata anche in appello la sentenza di condanna di un commercialista alcamese che definì i revisori dei conti „ tre mentecatti”.  Offendere o esprimere pesanti giudizi e insulti  sui social avviene purtroppo molto frequentemente e sono sempre di più le persone, che sentendosi diffamate, si rivolgono ai giudici. E stiano attenti i profesionisti delle offese perchè oggi c’è tolleranza zero. Si al dialogo. Alle critiche. No alle offese volgare e gratuite, che non passeranno più impunite.