Alcamo-Il 14 e 15 ottobre la Sagra dell’uva

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La Quarta sagra dell’uva si svolgerà ad Alcamo i prossimi 14 e 15 ottobre. La manifestazione è organizzata dall’Associazione dei cavalieri del castello dei conti di Modica, presieduta da Vincenzo La Colla. La Sagra si svolge col patrocinio del Comune di Alcamo, che una quindicina di giorni fa ha convocato i rappresentanti dell’Associazione per varare un evento che fa rivivere le antiche tradizioni della civiltà contadina. Dopo una serie di incontri al Comune, per mettere a punto tutti i dettagli, finalmente è stato concesso il via libera per una Sagra, che gli amministratori alcamesi debbono appoggiare perché fa conoscere soprattutto i giovani come lavoravano padri e nonni. E in tutta Italia si svolgono eventi per conservare antiche tradizioni e ciò dimostra quanto siano importanti queste iniziative, portate avanti ad Alcamo con grandi sacrifici e costi economici non indifferenti dall’Associazione dei cavalieri del castello dei conti di Modica. Stand con mostre di prodotti tipici e antichi attrezzi del lavoro dei contadini saranno installati in piazza Ciullo e sui marciapiedi del corso VI Aprile a partire dall’angolo della via Amendola. Sarà riproposta, davanti al Municipio,  la vendemmia con i muli che azionano le attrezzature dove venivano depositate le uve. Un gruppo folkloristico farà da cornice alla manifestazioni e al corteo che si snoderà dalle via Madonna del Riposo, Europa e Italia, corso VI Aprile e piazza Ciullo. Sfilata di carri, carretti e cavalli. Un grande lavoro per i soci dell’Associazione, che ricordiamo per la Festa della Madonna hanno organizzato due manifestazioni riproponendo un antico mercato nella piazzola davanti alla fontana di san Vituzzo e il corteo medievale con figuranti venuti da molte parti della Sicilia. Insomma hanno  animato il festino. Ora l’Associazione dei cavalieri del castello dei conti di Modica, che è una risorsa per la città,  ripropone la Sagra dell’uva che speriamo entri di prepotenza nella tradizione degli eventi che si svolgono ad Alcamo per salvaguardare la momoria senza la quale non c’è futuro.