Alcamo, elezioni comunali: Scala torna in campo?

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Per adesso sono solo boatos. Ma l’interessato non conferma ma nemmeno smentisce. Le sollecitazioni gli arrivano da più parti per la sua grande preparazione amministrativa e quando gli si chiede conferma se concorrerà per sindaco, ti risponde con un sorriso che è tutto un programma. Le richieste di tornare in campo per la città che ha amministrato per quasi undici anni sono dirette all’ex sindaco Giacomo Scala. Potrebbe, in questa fase il condizionale è d’obbligo, ricandidarsi nella corsa per primo cittadino, anche se gli impegni palermitani gli portano via tanto tempo. E’ nella équipe dell’assessore regionale all’Agricoltura: Ricopre inoltre l’incarico di vice segretario regionale di Sicilia democratica, che si appresta al congresso dove, tale partito costola del Pd, si alleerà con il gruppo dell’ex ministro Cardinale, con il quale costituiranno una forza non indifferente. Dodici deputati. Giacomo Scala si ricandiderà a sindaco? Difficile sciogliere questo interrogativo anche perché è tutto da vedere in funzione del nuovo gruppo parlamentare che si chiamerà Sicilia futura, all’interno del quale Giacomo Scala potrebbe avere un incarico di rilievo. Intanto ad Alcamo è tempo di grandi pulizie, nel vero senso della parola, per una campagna elettorale, quella delle comunali, che si presenta sempre difficile. Le grandi pulizie sono state effettuate nella sede di via Barone San Giuseppe di Abc. Sede da tempo chiusa e che ora si appresta a riaprire per riunioni. Per contarsi. Per vedere cosa fare. Anche se un primo passo, con tanto di dichiarazione d’amore Abc, lo ha fatto al Movimento 5 Stelle. Una mossa giocata con largo anticipo forse per sondare i pentastellati e quindi potersi organizzare in caso di porta in faccia almeno nella prima fase. Aspiranti a primo cittadino in Abc oltre a Solina ci sarebbero anche i consiglieri Sebastiano Dara e Mauro Ruisi. Ma ancora partiti e movimenti sono ai box per mettere a punto tattiche e strategie. Perché non si può sbagliare. Non si possono fare passi falsi per evitare di soccombere. Silenzio nel Pd partito che ad Alcamo non riesce da oltre due anni ad eleggere il segretario. Tutto è affidato ad una variegata reggenza, espressione delle varie correnti, dove sta cercando di mettere ordine Massimo Ferrara. Il leghista Franco Orlando aspira a candidarsi a sindaco nella lista “Noi con Salvini” che dovrebbe prendere il nome di Rivoluzione alcamese. Un nome che circola è quello dell’avvocato Saro Lauria, che troverebbe largo consenso nel centrodestra. Mentre certamente non starà con le mani in mano la famiglia Turano dove l’onorevole Mimmo, di professione politico,  ha scalato da tempo Regione, Provincia e Regione. Insomma tutto è in movimento mentre appare condivisibile l’analisi del consigliere Alessandro Calvaruso quando dice che serve ad Alcamo un sindaco che “Abbia gli attributi e la capacità di fare”. E si danno tanto da fare afferma Calvaruso: “anche tantissimi riciclati, delusi non tanto per ideologia ma per l’impossibilità di non avere avuto posti di sottogoverno e dopo avere corteggiato politici del recente passato, ora sbandierano ai quattro venti la propria verginità”. Quanta ipocrisia.