Alcamo, dal 2 maggio chiude Riscossione Sicilia

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ALCAMO – “Si informano i signori contribuenti che dal giorno 2 maggio lo sportello di riscossione di Alcamo cessa l’attività operativa”. Con un comunicato scarno Riscossione Sicilia (ex Serit) annuncia la chiusura della sede cittadina, decisione che già da tempo era nell’aria. Infatti la società, che gestisce per conto di molti enti pubblici il servizio di riscossione dei tributi in forma coatta, sta attraversando da qualche anno una fase di commissariamento da parte della Regione che ne sta impartendo una sorta di “ristrutturazione”. Tradotto vuol dire attenersi quindi ai tempi di spending review e quindi di tagli. Si parte con il depennamento quindi degli uffici periferici. Gli alcamesi non si illudano infatti che la chiusura dello sportello che allo stato attuale si trova in viale Italia sia un problema risolvibile spostandosi si appena qualche chilometro andando a rivolgersi alla vicina Partinico. Anche qui infatti è stata disposta la chiusura. Per cui lo sportello più vicino dal 2 maggio sarà quello di Trapani. Poco male per quanto riguarda l’atto pratico della questione. Infatti i pagamenti potranno essere effettuati presso gli uffici postali e negli sportelli bancari tramite i bollettini di conto corrente Rav polifunzionali allegati alle cartelle ed agli avvisi di pagamento, Il problema semmai è un altro e ben più gravoso: l’eventuale contestazione della cartella inviata da Riscossione Sicilia. Per chiedere informazioni o delucidazioni in merito ci sarà poco da fare: bisognerà mettersi in macchina e fare il cosiddetto “viaggio della speranza”, perché di questo si tratta, e incrociare le dita. Infatti nello sportello del capoluogo ci sarà ancor più ressa del solito perché lì vi faranno riferimento tutti gli utenti della provincia trapanese, dal momento che lo sportello alcamese chiuderà i battenti. In parole povere si deve sperare che in giornata gli uffici riescano a smaltire tutte le richieste degli utenti altrimenti si rischia di dovere tornare anche l’indomani. Lo sportello alo stato attuale prevede la presenza di un addetto della Riscossione Sicilia che, nei giorni stabiliti, collegandosi via internet con l’archivio della Società, fornisce al cittadino informazioni sulla propria situazione debitoria e sui pagamenti effettuati, al fine di pervenire a migliori risultati del servizio di esazione e ad una tempestiva visibilità degli esiti di tale servizio da parte dell’Ente impositore. Ma tuto questo ad Alcamo non ci sarà più così come nella vicina Partinico dove già si sta registrando una mobilitazione di protesta contro tale decisione. “Non si possono penalizzare i cittadini di diverse zone e paesi – afferma Pino Polizzi, presidente di Fedeconsumatori Partinico – ma si devono garantire a tutti i contribuenti le stesse condizioni di erogazione del servizio. Chiediamo alla Regione Siciliana di intervenire immediatamente e a tutti i sindaci del comprensorio di mobilitarsi per protestare contro tale decisione”.

 

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